Virtus e Gerlando Imbrò: dopo 15 anni in rossoblu il saluto alla squadra

Virtus e Gerlando Imbrò: dopo 15 anni in rossoblu il saluto alla squadra
virtus siena
L'esterno classe 1992 non farà infatti parte del roster che prenderà parte al prossimo campionato di serie B Interregionale ma rimarrà comunque all'interno della società come supporto alla parte tecnica e sportiva

Dopo 15 anni in rossoblu Gerlando Imbrò saluta la prima squadra. L'esterno classe 1992 non farà infatti parte del roster che prenderà parte al prossimo campionato di serie B Interregionale. Una decisione dolorosa per entrambe le parti ma purtroppo necessaria per l'impegno importante che un campionato così di livello porta dietro.

Il percorso di Gerlando in rossoblu è stato incredibile. Arrivato in Piazzetta Don Perucatti da ragazzino, qui è cresciuto sia cestisticamente che umanamente, diventando un uomo oltre che un ottimo giocatore. Tanti i traguardi raggiunti da Imbrò sia nelle giovanili che con la prima squadra, con la quale in 11 anni è stato protagonista di tanti grandissimi successi: quasi 300 presenze in maglia rossoblu, oltre 3000 punti segnati per la società e quattro promozioni (cinque compresa la doppia promozione dalla C silver alla serie B del 2016) compresa l'ultima di pochi mesi fa.

Una storia d'amore così lunga non può però finire così. Gerlando ha ancora tanto da dare alla società, sia in campo che fuori. Per quanto non vestirà più la maglia della prima squadra, Gerlando rimarrà comunque all'interno della società con un nuovo ruolo, questa volta dirigenziale, come supporto alla parte tecnica e sportiva, e scenderà inoltre in campo con la Maginot, che affronterà il prossimo campionato di serie D, dove con la sua esperienza potrà guidare il roster formato da giovani rossoblu alle prime esperienze in un campionato senior.

«Quest'anno è arrivato purtroppo il momento per me di dire quantomeno 'arrivederci' alla prima squadra - afferma Gerlando Imbrò - il bimbo in arrivo e altri impegni familiari e di lavoro sono purtroppo per me inconciliabili con l'impegno richiesto da un campionato di livello come la serie B. Se mi guardo indietro questi 15 anni alla Virtus sono volati: abbiamo raggiunto risultati straordinari e ho conosciuto ragazzi che sono diventati amici di una vita. Devo tantissimo alla Virtus, una società alla quale ho dato tanto e che ha dato tanto a me. Sono orgoglioso che la società mi abbia dato l'opportunità di continuare a dare una mano anche se in un ruolo diverso. Da questo punto di vista parte per me una nuova avventura, mi sono calato nel ruolo con la massima umiltà e cercando di rendermi utile in qualsiasi modo. Lascio la squadra dopo una fantastica promozione che ha riportato la Virtus nel palcoscenico che merita. Ho accettato comunque la proposta di scendere in campo con la Maginot in serie D, continuando a giocare con un gruppo giovane al quale sono contento di poter dare una mano. Anche se in una veste diversa, ci rivedremo presto. Sempre forza Virtus!».

«Considero Gerlando un po' come un figlio - afferma il presidente Fabio Bruttini - è arrivato da noi da ragazzino e qua è cresciuto, è maturato dentro e fuori dal campo ed è diventato un uomo. Non ci sono aggettivi per descrivere persone come lui, da sempre attaccatissimo alla società e alle persone che la compongono. È veramente come se fosse un parente stretto per tutti noi. Mi fa molto piacere che abbia deciso di rimanere all'interno della società in un ruolo dirigenziale, perché la Virtus ha anche bisogno di rinnovarsi e ragazzi che sono cresciuti nella società sono un valore aggiunto. A Gerlando non posso che dire grazie per quanto fatto in tutti questi anni e per quello che continuerà a fare per noi».

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