Si è conclusa giovedì 20 luglio all’Università di Siena la Summer School in “Nuove prospettive sull'insegnamento delle materie classiche nella scuola”. Venticinque partecipanti provenienti da tutta Italia, fra docenti delle scuole superiori e alcuni giovani laureati, si sono ritrovati in ateneo per seguire il corso di approfondimento sul tema "Razzismi, schiavitù, libertà: ieri e oggi", organizzato dal dipartimento di Filologia e critica delle letterature antiche e moderne, nell’ambito delle attività del Centro di Antropologia e mondo antico (AMA), diretto da Maurizio Bettini.
Per tre giorni, docenti dell’Università di Siena e di altri Atenei italiani che collaborano con il Centro AMA attraverso le loro lezioni hanno offerto occasioni di approfondimento e di dibattito.
Ha evidenziato il professor Simone Beta, direttore scientifico del corso: «Siamo molto soddisfatti per l’esito di questa Summer School che si è svolta con grande partecipazione ed entusiasmo da parte di tutti. Anche alla luce del rinnovato successo del corso di quest’anno, che è stato il primo a svolgersi completamente in presenza dopo le limitazioni dovute al Covid, stiamo pensando di prolungarne la durata, come ci hanno chiesto gli stessi partecipanti".
"Si tratta di un percorso focalizzato sulla didattica delle materie classiche che offre, a chi segue le lezioni, una prospettiva di riflessione e di aggiornamento attraverso gli approfondimenti e il metodo della ricerca. D’altro canto, un'esperienza di questo tipo risulta molto utile anche all’università, e permette a noi professori di entrare in diretto contatto con il mondo di chi insegna nella scuola superiore, comprendendone i problemi, le esigenze e le richieste dovute ai cambiamenti della società. Questa Summer school è quindi un momento importante di dialogo che stimola un reciproco confronto, a vantaggio della crescita culturale e personale degli studenti, che possono essere anche aiutati e supportati dai loro docenti della scelta del percorso universitario».