Uno spettacolo della compagnia di Ettore Bassi per la regia di Giorgio Gallione, con traduzione e adattamento di Edoardo Erba e con Claudia Campagnola, Dario Merlini, Stefano Annoni, Maria Lauria, Marco Casazza, Matteo Palazzo, Raffaella Anzalone. Scene di Luigi Ferrigno; costumi di Francesca Marsella; musiche di Paolo Silvestri e luci di Antonio Molinaro. Appuntamento venerdì 8 novembre alle ore 21, sabato 9 novembre sempre alle ore 21 e domencia 10 novembre alle ore 17. Sabato alle ore 18,30, presso il Foyer del teatro, è in programma il primo della serie di incontri delle compagnie teatrali con il pubblico senese: saranno presenti gli attori della compagnia di Ettore Bassi, il direttore artistico Vincenzo Bocciarelli e Francesco Tomei, dottore di ricerca in Storia delle arti e dello spettacolo e rappresentante dell'associazione culturale "Venti d’Arte" Aps, che cura il progetto scuola "il Veliero", il nuovo giornale dei ragazzi dei Teatri di Siena, ispirato alla stagione teatrale e ideato da Vincenzo Bocciarelli. Gli incontri con il pubblico saranno l'occasione per conoscere da vicino i protagonisti della stagione dei Teatri di Siena, confrontarsi ed entrare in contatto con il mondo del teatro e della cultura.
Lo "Trappola per topi" è un classico della letteratura teatrale, tradotto e adattato da Edoardo Erba con la regia di Giorgio Gallione e un cast numeroso che incarna un ventaglio di personaggi bizzarri e ambigui ma mai stereotipati. Uno spettacolo condito di rigore ed eccentricità stimolato da una messa in scena non polverosa che anche attraverso la brillante interpretazione dei protagonisti, lascia spazio all’invenzione e alla sorpresa, all’imprevedibilità e al contempo all’esattezza, proprio come nella scrittura della grande drammaturga britannica.
"Il 25 novembre 1952 all’Ambassadors Theatre di Londra – spiega il regista - andava in scena per la prima volta 'Trappola per topi' di Agatha Christie. Da allora, per settanta anni ininterrottamente, il sipario si è alzato su questa commedia 'gialla' senza tempo e di straordinaria efficacia scenica. Adesso tocca a noi. 'Trappola per topi' ha un plot ferreo ed incalzante, è impregnata di suspense ed ironia, ed è abitata da personaggi che non sono mai solo silhouette o stereotipi di genere, ma creature bizzarre ed ambigue il giusto per stimolare e permettere una messa in scena non polverosa o di cliché. In fondo è questo che cerco nel mio lavoro: un mix di rigore ed eccentricità. D’altronde, dice il poeta, il dovere di tramandare non deve censurare il piacere di interpretare. Nonostante l’ambientazione d’epoca e tipicamente British, il racconto e la trama possono essere vissuti come contemporanei, senza obbligatoriamente appoggiarsi sul già visto, un po’ calligrafico o di maniera, fatto spesso di boiserie, kilt, pipe e tè. Stereotipi della Gran Bretagna non lontani dalla semplicistica visione dell’Italia pizza e mandolino. Credo che i personaggi di Trappola nascano ovviamente nella loro epoca, ma siano vivi e rappresentabili oggi, perché i conflitti, le ferite esistenziali, i segreti che ognuno di loro esplicita o nasconde sono quelli dell’uomo contemporaneo, dell’io diviso, della pazzia inconsapevole. E credo riusciremo a dimostrarlo grazie alla potenza senza tempo di Agatha Christie".
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