Teneva 19 cani rinchiusi in un appartamento a Poggibonsi: condannato

Teneva 19 cani rinchiusi in un appartamento a Poggibonsi: condannato
animali segregati
Riceviamo e riportiamo il comunicato dell'Associazione U.N.A. proprietaria del canile rifugio

Teneva degli animali segregati in un appartamento in via Redipuglia a Poggibonsi, molti di loro non avevano mai visto la luce del sole. Tra questi c'erano anche 19 cani. Nella mattina del 14 Ottobre 2022 si svolse un'operazione che vide impegnate le forze dell'Ordine intervenute per liberare i molti animali. Ieri sera, con un comunicato stampa l'Associazione U.N.A. Uomo-Natura-Animali ODV DI Poggibonsi Proprietaria del canile rifugio di Poggibonsi fa sapere:

"Sentenza di condanna alla pena di anni 1 e mesi 6 di arresto, emessa dal Tribunale Penale di Siena, in persona del Giudice Dott.ssa Guttadauro, inflitta ad un uomo di origine siciliana, che a Poggibonsi in provincia di Siena, tra luglio e ottobre 2021, ha detenuto numerosi cani in condizioni incompatibili con le loro caratteristiche etologiche e produttive di gravi sofferenze.

U.N.A. si è costituita parte civile nel processo penale per tutelare gli animali ed in particolare uno: un meticcio nero oggetto di sequestro, rinvenuto dai Carabinieri Forestali di Siena, in un container di metallo, al buio, in mezzo alle proprie deiezioni, senza ricambio d'aria a più di 37 gradi di temperatura, senza cibo e con pochissima acqua. Calimero, questo è il nome dato dai volontari al cane, è arrivato al Rifugio dell'Associazione che ne ha assunto la custodia, denutrito, disidratato, con difficoltà di deambulazione ed è stato immediatamente sottoposto a tutte le cure veterinarie necessarie. Ora Calimero sta bene. E' stato confiscato e affidato ad U.N.A. Non tornerà nelle mani di chi l'ha ridotto in quello stato.

Altri cani, ben 19 erano detenuti presso l'abitazione dell'imputato, segregati in stanze chiuse e al buio, malnutriti e senza mai uscire all'aperto. U.N.A. ha combattuto nel processo proprio per far sì che tale condotta ai danni degli animali non restasse impunita e che Calimero non venisse restituito all'uomo che, incurante di tutto il male che arreca ai propri animali, continua nella sua attività di accumulo.

Non bisogna abbassare la guardia - dichiara con forza la Presidente dell'Associazione U.N.A. Lucia Brogi - nei confronti di chi, a qualunque scopo, si attorni di animali, costringendoli ad una vita di privazioni e inaudita sofferenza. Ringrazio, per l'attività legale prestata, l'Avv. Raffaella Sili del Foro di Roma".

Foto di archivio

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