Tema sicurezza a Poggibonsi, gli interventi di Susanna Cenni e Angela Picardi in vista del ballottaggio

Tema sicurezza a Poggibonsi, gli interventi di Susanna Cenni e Angela Picardi in vista del ballottaggio
amministrative 2024
Dopo i recenti fatti di cronaca, le candidate a sindaco esprimono i loro punti di vista su questa tematica quantomai attuale

Il tema della sicurezza torna d'attualità, non solo per l'aggressione ai danni di agenti di polizia avvenuta durante la Notte Bianca di giovedì scorso in centro ma anche per altri fatti di cronaca capitati nelle scorse settimane. A pochi giorni dall'appuntamento elettorale del ballottaggio abbiamo chiesto alle due candidate a sindaco un loro intervento su questa tematica. 

Questa la posizione di Susanna Cenni

Non abbiamo mai preso alla leggera il tema della sicurezza e, anzi, abbiamo lavorato durante la campagna elettorale con iniziative mirate e competenze, nei luoghi più sensibili che necessitano attenzione e qualche modifica. Purtroppo, quello che è accaduto è un episodio gravissimo: un solo individuo, per lo più pregiudicato, ha rischiato di rovinare il finale di una festa bellissima, aggredendo vigili e forze dell’ordine a cui esprimiamo la nostra vicinanza, festa invece caratterizzata da una grande partecipazione, serenità e armonia”.

Nel tempo, la nostra città ha messo in campo molte energie su questo tema. Negli ultimi dieci anni, ad esempio, le telecamere di videosorveglianza sono quintuplicate e Poggibonsi, grazie al Patto per l’attuazione della sicurezza urbana, è una delle città della nostra provincia dove le forze dell’ordine hanno accesso immediato alle immagini, proprio grazie a risorse messe in campo dai Comuni stessi. Certo, alcuni aspetti possono essere migliorati e potenziati, ad esempio con il ritorno di un presidio di Polizia di Stato nel centro storico”.

Tuttavia, credo che il tema della sicurezza sia più ampio e vada affrontato anche da un altro punto di vista, legato alla visione delle città e alla loro vivibilità. Se una città è viva, vivace, vissuta dai cittadini; se nei quartieri lavorano bene i negozi e le altre attività commerciali, i pubblici esercizi; se esiste un tessuto sociale forte e solidale; se i luoghi offrono opportunità di sana aggregazione ai giovani; se c’è una vivacità culturale che attira le persone, allora quella città è naturalmente più sicura, per tutte e tutti”.

Di seguito invece l'intervento di Angela Picardi:

Chi non vive e non ha vissuto il territorio non può comprenderne i problemi e, di conseguenza, individuarne le soluzioni.
La candidata Cenni nelle sue dichiarazioni pubbliche ha sempre negato l'esistenza di un problema sicurezza a Poggibonsi. Badiamo bene: Poggibonsi non è il Bronx, ma per le caratteristiche del territorio la città vive un problema di sicurezza serio. È importante capire la reale percezione dell'insicurezza da parte del cittadino. Nell'ultimo anno circa 25 le persone che sono state attenzionate dalle forze dell'ordine (in termine tecnici: si tratta di codici rosso), e ciò soltanto riguardo a reati specifici commessi nella sfera domestica; abbiamo assistito a numerosi episodi di violenza negli ultimi giorni (circa 5) tra risse, accoltellamenti, rapine aggravate, spaccio e resistenze a pubblico ufficiale. Negli ultimi due anni e mezzo sono emersi da dati statistici i veri dati sociali sulla sicurezza e legalità, secondo i quali si arriva a quasi 10 richieste di intervento al giorno fatte alla forze dell'ordine. Non sono numeri da capogiro, ma sono sintomo di una situazione sociale sempre più allarmante che va verso il degrado.  Poggibonsi si ri-conferma, inoltre, come centro dello spaccio toscano, con una rete capillare e diffusa di spacciatori, concentrata sia nelle zone periferiche che alla stazione ferroviaria. L'aumento dell'insicurezza e dei crimini sul territorio potrà portare soltanto all'aumento del disagio sociale”.

Noi crediamo che le soluzioni al crescente "problema sicurezza" debbano essere raccolte in un paniere di misure, le quali siano da una parte interventi di prevenzione, le quali dovranno essere afforzate, e dall'altra di contrasto alle attività criminali. In primo luogo, proponiamo l'ampliamento di una rete di sorveglianza centralizzata, da unire a un maggior coordinamento delle forze dell'ordine (Polizia, Carabinieri, Vigili Urbani, Guardia di Finanza) con il Comune, al fine di programmare e gestire in modo efficiente gli interventi. Nell'area della Stazione e dell'Ospedale verranno istituiti due posti di vigilanza quali punti di osservazione di due delle zone più interessate ai reati. Sarà necessario, inoltre, migliorare l'illuminazione pubblica notturna, dato che, statisticamente durante il giorno si verificano meno aggressioni. Questo sarà realizzato tramite il conseguimento del progetto "Luce sicura". Introdurremo una convenzione tra il Comune e le palestre specializzate del territorio per istituire dei corsi pubblici di autodifesa; a tal fine, nelle scuole poggibonsesi di ogni ordine e grado verranno incrementati i progetti per l'educazione alla sicurezza, al contrasto delle violenze domestiche, al rispetto per gli altri. Saranno istituiti anche corsi anti-truffa per le persone piú anziane e fragili.  Infine, esprimiamo solidarietà agli agenti delle forze dell'ordine aggrediti l'altra sera. L'incapacità dell'amministrazione di organizzare gli eventi e di tutelare l'ordine pubblico, con la mancata previsione dell'utilizzo di agenzie di sicurezza privata a sostegno delle forze dell'ordine e la tardiva comunicazione del divieto di utilizzo delle bottiglie di vetro e delle lattine per la consumazione delle bevande, ha causato i fatti di ieri sera. Sarebbe stato necessario anche vigilare di più sui colli di bottiglia, come la zona del Sottopasso, tradizionalmente più a rischio dato il passaggio di numerose persone. Poggibonsi merita di essere sicura e deve tornare a essere un luogo sicuro di aggregazione e di socialità”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Condividi questo articolo:

Potrebbero interessarti