Stati generali dell'olio, Siena per tre giorni capitale dell' ''oro verde''

Stati generali dell'olio, Siena per tre giorni capitale dell' ''oro verde''
olio
Si sono aperte oggi a Siena le giornate degli Stati generali dell'olivicoltura nazionale e internazionale, presso il Centro Convegni Italo Calvino, a Piazza del Duomo, all'interno del complesso museale Santa Maria della Scala

Organizzato dal COI (Consiglio Oleicolo Internazionale), Ministero dell'Agricoltura, Regione Toscana e dal Comune di Siena, l’evento fino al 30 Maggio radunerà i massimi esperti nazionali e mondiali del settore, che si confronteranno riguardo alla filiera e al mercato dell’olio extravergine di oliva (EVO) e alle sue prospettive future.

Coordinatore della manifestazione, ISMEA (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), autore del rapporto sull’olio d’oliva italiano e che ha acquisito la disponibilità e i contributi dei soggetti coinvolti, dalla Regione Toscana ai Comuni interessati e le associazioni di produttori, con l’obiettivo di valorizzare il settore olivicolo locale dalla produzione alla vendita anche attraverso il coinvolgimento del settore turistico.

Il mercato dell’olio EVO e delle olive da tavola, le strategie regionali per il settore, viste anche nell’ottica della nuova PAC, con riferimento alla sostenibilità e al ruolo dell’agricoltura nella lotta ai cambiamenti climatici, l’oleoturismo e l’analisi del settore olivicolo Dop e Igp: questi i temi principali affrontati nelle tavole rotonde e gli incontri della tre giorni dedicata al mondo dell’olio e dell’agricoltura.
Il presidente della Regione ha precisato che l’olio è uno dei prodotti più distintivi della Toscana, rappresentando insieme all’olivo un elemento di prosperità e di identità. L’olio che viene dalle colline  toscane, di grande qualità, finisce sulle nostre tavole tributando ai piatti sapore, carattere e peculiarità nutraceutiche importanti e per questo deve essere tutelato, come sta facendo la politica portata avanti dalla Regione.

E' innegabile l’importanza del compito che ha  la Regione Toscana di tutelare e valorizzare la tradizione straordinaria rappresentata dall’olivicoltura, come ha sostenuto la vicepresidente e assessora all'agroalimentare della Regione Toscana, una produzione che incide anche sul valore e la bellezza del paesaggio toscano. La qualità così particolare dell’olio toscano, diverso da tutti gli altri, deve essere accompagnata da un investimento sul futuro e con un miglioramento sulle quantità. La Toscana ha oli di grandi valore, ma quantità che sono ancora insufficienti; per questo occorre aumentare la ricerca, pur mantenendo salda la radice di toscanità preservando l’identità, la storia e il valore delle cultivar toscane, senza rinunciare alla sperimentazione e all’innovazione.

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