Squilibrio demografico e inflazione, Capitani: ''Prezzi di consumo allineati al dato nazionale, al welfare destinato un milione in più rispetto al 2023''

Squilibrio demografico e inflazione, Capitani: ''Prezzi di consumo allineati al dato nazionale, al welfare destinato un milione in più rispetto al 2023''
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Lo squilibrio demografico, l'elevata inflazione e il costo della vita a Siena sono stati l'oggetto dell'interrogazione del consigliere Alessandro Masi

Alessandro Masi del gruppo Partito Democratico ha presentato durante il Consiglio Comunale di ieri, martedì 30 luglio. A rispondere è stato il vicesindaco Michele Capitani.


“Mi corre l'obbligo sottolineare – ha spiegato il vicesindaco Capitani - che l'indice dei prezzi al consumo è aggiornato mensilmente e prende in considerazione gli aumenti riferiti a quel mese rispetto all'anno precedente. Questo significa, come è successo, che nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio 2024 eravamo come indici generale in linea con il dato nazionale, il dato è cambiato da marzo. Dando uno sguardo ai dati di Siena emerge una situazione che non è quella raffigurata dall'oggetto dell’interrogazione. L'inflazione per servizi sanitari e spese per la salute a Siena è 0,7 per cento, più basso del dato nazionale dove ricordiamo è 0,8 per cento. A Siena l'inflazione per spese per l'abitazione, acqua, elettricità , gas e altri combustibili è -5,8 per cento, l'inflazione per le comunicazioni è – 6,4 per cento, l'inflazione per l'istruzione è -0,8 per cento. Mi domando quindi, quale sia l’unico dato che stona e che porta l'indice generale al 2,6 per cento? I servizi ricettivi e la ristorazione che segnano un +11,4 per cento nel mese di giugno 2024 rispetto a giugno 2023”.

“La domanda che dobbiamo farci è – prosegue Capitani - rappresenta questo 2,6 per cento un dato totalmente negativo? Intanto occorre precisare che già nel mese di aprile (in concomitanza con le festività pasquali e l’inizio della stagione turistica) si registrava a Siena un incremento del +9 per cento rispetto a marzo che era 4,5 per cento, ma emerge che fin da gennaio 2024 in quel settore si registrano aumenti. L'analisi che dobbiamo trarne però non è ad avviso di questa amministrazione totalmente negativa: se i prezzi aumentano a ristoranti ed hotel è perchè la città è in grado di attirare un turismo in grado di permettersi tali aumenti, Un turismo che ha maggiore capacità di spesa e che può lasciare più ricchezza alla città”.

“Passando alla natalità e all’inflazione - sottolinea il vicesindaco – non sono solo i dati odierni che ci devono far riflettere ma il trend ben visibile dagli anni 2016 in poi. Forse il consigliere Masi si dimentica che i problemi che lui evidenzia sono sicuramente di vecchia dati. Infatti già nel 2016 (fonte Sole 24 Ore) Siena era posizionata al quarantasettesimo posto nella graduatoria delle città, quindi circa a metà classifica (centodieci in tutto), come tasso di disoccupazione dei giovani, al 53esimo posto come rapporto tra start up giovanili ed imprese ed addirittura all’ 87esimo per indice di vecchiaia. Ci si focalizza molto meno sul welfare. Certo adesso agire sul sociale con risorse comunali non è semplice. Soprattutto quando non si dispone dei trentuno milioni di euro circa erogati quali contributi welfare tra il 2007 e il 2010: una media di dieci milioni all’anno per coprire i più svariati servizi, non usare la cassa comunale e far schizzare Siena in vetta ad ogni tipologia di classifica. Ma nonostante questo l’amministrazione ha previsto nel settore sociale uno stanziamento di risorse economiche di oltre un milione rispetto alla spesa sostenuta nel 2023. Si passa da una spesa di oltre due milioni e mezzo di euro per acquisto di beni/servizi e trasferimenti/contributi a terzi di spesa nel 2023 ad oltre tre milioni e mezzo di euro per le stesse funzioni stanziati nel 2024”.

Sul calo demografico il vicesindaco Capitani ha poi evidenziato: “In merito a tale argomento si specifica che effettivamente il Comune di Siena ha subito negli anni un forte invecchiamento della popolazione accompagnato da un decrescente indice di natalità. Inoltre il periodo pandemico ha ampliato il senso di vuoto quotidiano con un disagio percepito maggiormente dai minori, dagli adolescenti e dai giovani senesi con conseguenti condizioni di chiusura, di isolamento e di assenza di relazioni funzionali ed essenziali ad un normale sviluppo. L’attuale amministrazione si pone in ascolto della complessità della questione giovanile e della correlata questione delle famiglie e si assume quella responsabilità sociale che le spetta cercando di costruire nuove strategie per la produzione di risposte risolutive a tale complessità. In questa nuova fase di indirizzo l'amministrazione è focalizzato sulla costruzione di un progetto sociale di più ampio respiro, che coinvolga quattro categorie fragili della cittadinanza, con l'obiettivo di creare nuovi servizi per i cittadini. Il progetto, previsto di durata triennale, e con la partecipazione di tutte le istituzioni cittadine che operano, a vario titolo, in campo sociale, parte da un'attenta analisi dei bisogni, realizzata con la Società della Salute Senese, al fine di creare un sistema, con la collaborazione della rete del Terzo Settore, che integri in modo sinergico, i servizi offerti dall'assistenza sociale puramente detta”.

“In data 1 luglio 2024 – ha concluso Capitani – l’assessorato ai servizi sociali del Comune di Siena ha approvato la?manifestazione di interesse?per Si-Sienasociale 2.0 che consentirà la definizione di una co-progettazione tra amministrazione ed enti del Terzo Settore su quattro linee d’azione: anziani, minori, giovani e famiglia, disabili e pari opportunità, al fine di prevenire e contrastare vulnerabilità e fragilità sociali. E’ così che l’amministrazione comunale intende dare nuovo impulso alle attività di co-programmazione e co-progettazione, quali modalità prescelte di relazione con gli enti del Terzo Settore, ispirate al principio di collaborazione, stante la condivisione delle finalità di azione dei due soggetti, che, agendo in partenariato tra loro, intendono perseguire determinati obiettivi generali nell’ottica di una cultura dell’amministrazione condivisa. Tra le quattro linee di azione troviamo “giovani e famiglia” ed una proposta progettuale inerente la creazione di un centro polifunzionale come punto di riferimento per giovani e famiglie senesi che si svilupperà in pieno centro all’interno delle strutture presenti nel Parco di villa Rubini Manenti.

Il centro polifunzionale si pone l’obiettivo di rispondere ai bisogni educativi, socio-sanitari e sociali di bambini, ragazzi e famiglie attraverso un approccio basato sulla centralità della persona, intesa come soggetto attivo portatore di diritti che esprime bisogni, risorse ed in grado di costruire relazioni sociali stratificate essenziali allo sviluppo ed al benessere. Il centro nasce con l’intenzione di divenire uno spazio ludico per i bambini attraverso la promozione di laboratori di vario genere e distinti per classi di età ed un servizio per le famiglie rispondendo all’esigenza dei genitori di affidare i figli ad una struttura educativa dove operano professionisti qualificati”.

Il vicensindaco Capitani ha infine aggiunto: “All’interno del centro polifunzionale saranno attivati progetti alla presenza di operatori competenti ed esperti in materia di lavoro, sport, arte e cultura e comunicazione al fine di fornire una pluralità di risposte per la comunità senese. Per quanto concerne l’imprenditorialità giovanile, l’assessorato ai servizi sociali del Comune di Siena ha preso contatti con Confindustria al fine di trovare dei canali di collaborazione nell’ottica di accogliere e contribuire alla realizzazione di proposte innovative”.

Il consigliere Alessandro Masi, gruppo Partito Democratico si è dichiarato insoddisfatto: “Sul paniere dei dati, senza dubbio quelli della mobilità riferiti nell’interrogazione facevano riferimento alle rilevazioni disponibili per la giornata dell’economia, al paniere di maggio e non a quello di giugno. Il tono piccato della risposta mi fa comunque capire che non sia stato compreso il senso dell’interrogazione. Il mio intento, infatti, era di sottoporre al consiglio un quadro numerico che provocasse una riflessione molto più articolata. Suggerivo di porre attenzione sul fatto che, se per il nostro Comune aumentano le spese e diminuiscono le entrate, è necessario aiutare di più le famiglie, viste appunto le difficoltà delle minore entrate che arrivano da servizi e che non bastano più ai cittadini per conciliare vita e lavoro oltre alla difficoltà che c’è a pagarli da parte degli utenti.
La risposta data è un’analisi buttata invece tutta in politica, tirando solo in ballo MPS e senza concentrarsi su come affrontare il domani di Siena. Ricordo inoltre che i bonus vantati dalle Vostre amministrazioni di destra erano quelli del Covid che venivano dallo Stato: vi siete limitati a distribuire risorse, senza costruire nuovi servizi per rispondere ai cambiamenti di questi anni.
In sede di bilancio preventivo, poi, avete motivato le maggiori risorse per i servizi con l’aumento dei costi nazionali delle materie prime ed energia, ed oggi in questa risposta fa comodo invece raccontarli come nuovi investimenti. L’interrogazione vuole porre un elemento di riflessione, il Comune deve incassare di più anche per dare maggiori e più moderni servizi: questo è il tema. Se questa problematica non vuole essere affrontata, vedremo poi alla fine chi avrà ragione: se va bene la Sienina così, o se bisogna invece darsi una mossa per investire di più nella vivibilità della nostra Città. Per ora parlano i fatti: sono sempre meno i giovani che preferiscono questa città”.

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