Siena, Pacciani: ''Il recupero del Conolly una priorità per la nostra amministrazione''

Siena, Pacciani: ''Il recupero del Conolly una priorità per la nostra amministrazione''
amministrative siena 2023
La proposta di Fabio Pacciani e il Polo Civico Siena sul progetto di recupero del padiglione Conolly

“Il recupero del padiglione Conolly, uno dei pochi esempi di panopticon in Italia, sarà una priorità per la nostra amministrazione, che dovrà lavorare in stretta sinergia con la Usl Toscana Sud Est e Università degli Studi di Siena per dare nuova vita a un patrimonio di inestimabile valore storico, sociale e culturale”. E’ questa la proposta elaborata dal gruppo di lavoro per Fabio Pacciani sindaco, presieduto da Pietro Meloni docente di antropologia culturale dell’Università di Perugia e formato da Francesco Rinaldi; Andrea Friscelli; Pierluigi Piccini; Daniele Magrini; Costante Vasconetto; Luca Petrangeli. Il gruppo di lavoro ha studiato in questi mesi un percorso che illustri e restituisca valore al padiglione Conolly come luogo di memoria e nell’ottica di una comunità di eredità, secondo la Convenzione di Faro, che si fa carico della storia e la rilegge in chiave presente.

“Il Conolly - spiegano Pietro Meloni e Fabio Pacciani - è stato luogo di reclusione ed esclusione sociale, destinato a pazienti ‘clamorosi’ e ‘agitati’ a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. La sua struttura circolare, si ispira al panocticon (progetto carcerario sviluppato da Jeremy Bentham nel 1791) ed è uno dei pochissimi esempi in Italia, oltre ad aver rappresentato, insieme al manicomio, una delle strutture più all’avanguardia della medicina psichiatrica a livello nazionale. Oggi il padiglione versa in uno stato di degrado e abbandono. Per questo l’obiettivo della prossima amministrazione sarà quello di lavorare insieme ai soggetti proprietari della struttura per ridare una nuova vita al padiglione, trasformandolo in uno spazio vivo in cui si promuove e si produce cultura, storia, arte e nuove idee. Un luogo in cui i cittadini si potranno sentire parte integrante di un progetto concreto di comunità di eredità”.

Conolly, un patrimonio storico e culturale da preservare e valorizzare. “Uno dei primi obiettivi - spiegano Meloni e Pacciani - mirati al recupero del padiglione Conolly sarà quello di trasformarlo in un luogo che custodisce il patrimonio storico, culturale, archivistico e fotografico dell’ex manicomio. Documenti che già sono in parte catalogati e che ora hanno bisogno oltre che di essere conservati nel modo più appropriato di essere offerti alla consultazione. Accanto a questo il recupero del Conolly dovrà puntare all’individuazione di alcuni spazi adibiti ad allestimento museale”.

Il Conolly come polo di studio, ricerca e riflessione. “Il secondo obiettivo - continuano Pietro Meloni e Fabio Pacciani - del progetto di recupero è quello di valorizzare e sfruttare la sua architettura singolare, pensata per avere un controllo centralizzato dei pazienti del manicomio. La nostra idea è quella di realizzare un polo culturale che svolga più funzioni: dalla ricerca all’informazione, dalla consulenza alla cura fino alla progettazione. Nello specifico, proprio come il Conolly svolgeva un ruolo di controllo, è qui che oggi vogliamo che avvenga una riflessione sui nuovi sistemi panottici, in un rapporto tra umani e dispositivi non sempre trasparente. Vogliamo che questo spazio diventi un luogo di riflessione sulla nuova società, un mondo in cui la tecnologia non è più al servizio del cittadino, ma lo profila e lo disciplina. La nostra visione è quella di creare un centro in cui cittadini possano riflettere, in maniera teorico-pratica, sulle implicazioni sociali e politiche che le tecnologie hanno su di noi. Un centro che dovrà essere in grado di offrire alla società civile strumenti di informazione, difesa, consulenza e progettazione, per sviluppare una maggiore consapevolezza sull’utilizzo delle nuove tecnologie e riflettere sulla volontà di creare e progettare tecnologie più ‘conviviali’, pensate dagli umani per gli umani e non per il dominio degli umani sugli umani. L’obiettivo è far diventare i cittadini più consapevoli dei rischi e dei diritti legati all’identità digitale”.

Conolly cinque azioni che il Comune di Siena deve portare avanti. “Sono cinque le azioni che il Comune di Siena, insieme ad Usl Toscana Sud Est e Università degli Studi – concludono Meloni e Pacciani - dovranno portare avanti per dare nuova vita del padiglione Conolly. Prima di tutto la costituzione di una Fondazione no profit, che diventi soggetto responsabile della salvaguardia e della valorizzazione della struttura e dell’intera area dell’ex manicomio. Tale fondazione avrà il compito di coinvolgere nella progettazione Usl, Università, Comune e associazioni pubbliche e private, con il vincolo della ricaduta sociale delle opere e dei programmi. Questo porterà anche a individuare forme di collaborazioni con soggetti interessati a investire nell’etica digitale. La seconda azione sarà focalizzata sulla necessità che il Comune di Siena porti avanti un progetto di restauro conservativo della struttura, volto a preservare le tracce materiali stratificate dei pazienti. Terza azione sarà quella di realizzare un archivio fisico e digitale dell’ex manicomio, parallelamente a un museo immersivo con il coinvolgimento del Sistema museale universitario e di Fondazione Musei Senesi. La quarta azione che dovrà portare avanti il Comune di Siena è quella di creare spazi comuni (coworking) per la realizzazione di attività seminariali, di progettazione (software, applicazione digitali e tecnologie), artistiche (teatro, mostre ed esposizioni) e di formazione (percorsi con scuole e attività di consulenza). Infine, sarà necessario che il Comune di Siena crei una biblioteca sui temi del controllo e del disciplinamento, della storia della medicina e della psichiatria, con un particolare riferimento al ruolo che Siena ha ricoperto nella storia”.

Questo progetto - spiega Fabio Pacciani, candidato sindaco del Polo Civico Siena - si inserisce nella nostra volontà di farci carico di un bene comune storico e riportarlo alla contemporaneità, creando una continuità tra ciò che è stato e il presente. Il progetto del Conolly non sarà solo il recupero di un edificio, ma un vero e proprio sviluppo del patrimonio culturale, storico e architettonico della città. Lo scopo dei progetti culturali è quello di pensare seriamente alla storia e alla cultura dei cittadini e non solo all’attrattività economica. Il Conolly creerà anche opportunità economiche ma il suo obiettivo sarà quello di mettere insieme istituzioni importanti come Usl Toscana sud-est, Università degli Studi di Siena e Comune di Siena, per sviluppare un polo di ricerca che affronterà temi significativi che vanno dai diritti digitali al digital divide, fino alle questioni legate al bullismo. Dobbiamo ragionare della cultura come un qualcosa che accompagni e supporti i cittadini nelle complessità del mondo attuale”.

Perché proprio il Conolly? Il Conolly rappresenta uno dei pochi esempi di panopticon presenti in Italia. Nella storia, è stato un luogo di reclusione, e quindi anche di esclusione, sociale. Destinato a pazienti di difficile gestione, i cosiddetti ‘agitati’ e ‘clamorosi’, fu realizzato nella seconda metà dell’800 su progetto dell’architetto Francesco Azzurri. La sua particolare struttura, di forma circolare, si ispira al panopticon, struttura ideata nel 1791 da Jeremy Bentham, progettata per il sistema carcerario. La sua forma, infatti, permetteva di sorvegliare agilmente tutti i pazienti da una singola postazione. Questa tecnica di reclusione per i pazienti del manicomio fu oggetto di studio anche del filoso Michel Foucault, che nel suo libro ‘Sorvegliare e Punire’ definì questa tecnica ‘potere invisibile’, che tutto vede ma non è visibile. Il Conolly costituisce un patrimonio culturale e storico importante, perché racconta di momenti storici rilevanti, portando i cittadini, ancora oggi, a una riflessione sulla società.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Condividi questo articolo:

Potrebbero interessarti