Domenica 14 Maggio, Festa della Mamma, l’Azalea della Ricerca di Fondazione AIRC torna a colorare tantissime piazze in tutta Italia per sostenere i ricercatori impegnati a trovare diagnosi sempre più precoci e terapie più efficaci per i tumori che colpiscono le donne. Nel comune di Siena l’Azalea della Ricerca sarà acquistabile in Piazza Gramsci, sul sito azaleadellaricerca.it ulteriori informazioni sui punti vendita nel resto della provincia e sulle altre modalità di supporto alla campagna. “La forza delle donne” è il messaggio che AIRC vuole trasmettere in questa occasione, una forza che parte dalla ricerca e arriva alle pazienti, attraverso il sostegno delle persone che se ne prendono cura. Per l’occasione il professor Michele Maio, ordinario di Oncologia Medica presso l’Università di Siena, direttore del Dipartimento Oncologico e del Centro di Immuno-Oncologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, ricercatore AIRC, parteciperà alla trasmissione “Geo” in onda mercoledì 10 Maggio, con un intervento relativo ai tumori femminili e alle nuove terapie previsto per le ore 18.
«Dai dati riportati da AIRC - spiega il professor Maio - emerge che nel 2022 in Italia sono stati stimati oltre 185.000 nuovi casi di tumore nella popolazione femminile. I cinque tumori più frequentemente diagnosticati sono alla mammella, al colon-retto, al polmone, all’utero e alla tiroide. Sul tumore della mammella recenti studi dimostrano come l’utilizzo di farmaci immunoterapici, somministrati in combinazione con la chemioterapia classica, sia prima della chirurgia che dopo una progressione iniziale della malattia impattano significativamente nel migliorare la risposta clinica e la sopravvivenza delle pazienti con cancro della mammella triplo negativo, un tumore particolarmente aggressivo che tende a ripresentarsi. L’immunoterapia - prosegue il professor Michele Maio - ha un ruolo molto importante anche nella cura del tumore al colon-retto: recentemente è stato dimostrato questi tumori hanno una specifica caratteristica molecolare presente in circa il 20-30% dei casi e hanno la possibilità di beneficiare grandemente dell’immunoterapia quando essa viene utilizzata in terapia neo-adiuvante, prima della chirurgia. Infatti in una percentuale molto elevata di casi dopo la chirurgia non vi è più evidenza di malattia residua».
AIRC ricorda che in Italia circa 1,9 milioni di donne vivono dopo una diagnosi di cancro: il 6% dell’intera popolazione femminile. 7 persone su 10 non aderiscono al programma di screening per l’individuazione precoce del tumore del colon-retto. A prescindere da quanti anni si abbiano, la prevenzione parte dalle scelte quotidiane sull’alimentazione, a cominciare dall’evitare fumo e alcol e dal praticare attività fisica.
Per saperne di più visita la sezione prevenzione sul sito airc.it.