Ritorno a Poggibonsi: il trionfo di Gianni Morandi e della sua OM 665 Superba

Ritorno a Poggibonsi: il trionfo di Gianni Morandi e della sua OM 665 Superba
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Dopo oltre 10.400 km e un'impresa che sembrava impossibile, Gianni Morandi è rientrato da Capo Nord con la sua storica auto a Poggibonsi

Ieri sera, Gianni Morandi è finalmente tornato a Poggibonsi, completando un viaggio a Capo Nord he pochi avrebbero creduto possibile. Dopo aver percorso oltre 10.400 chilometri, la sua storica OM 665 Superba del 1929 ha fatto di nuovo capolino nel cuore della Val d'Elsa. Un’impresa epica, che ha visto Gianni attraversare paesaggi straordinari e affrontare sfide inaspettate, ma che si è conclusa con il rientro trionfale nella sua città.

Una scommessa vinta

Il viaggio di Gianni è iniziato con entusiasmo e speranza, ma non senza difficoltà. Solo 347 dei chilometri percorsi sono stati fatti sul carroattrezzi, quando la “Bambina”, come affettuosamente chiama la sua auto, ha deciso nel ritorno di fare i capricci. Ma grazie alla determinazione di Gianni e al prezioso supporto di StoriCar, che ha svolto un lavoro eccezionale prima della partenza e fornito un’assistenza continua da remoto lungo il percorso, il viaggio è proseguito con successo.

“Questo viaggio era una promessa che avevo fatto a mia madre, sono emozionato e felice di averlo compiuto”, le parole di Gianni subito dopo l'arrivo a Poggibonsi. 

Cartoline dal Mondo

Durante ogni sosta, in ogni paese e città in cui si è fermato, Gianni ha avuto un pensiero speciale per la sua amata Poggibonsi: ha inviato una cartolina a casa, un gesto semplice ma carico di significato. Ogni cartolina racconta un frammento di questo straordinario viaggio, una testimonianza tangibile delle emozioni e dei ricordi vissuti lungo la strada.

Gratitudine e condivisione

Raggiungere Capo Nord non è stato solo il compimento di un viaggio fisico, ma la realizzazione di un sogno che Gianni ha cullato per lungo tempo. Il percorso di ritorno ha visto Gianni, insieme ai fedeli compagni di viaggio Marco e Massimo, affrontare momenti di sconforto e gioia, condividendo impressioni e paesaggi che resteranno per sempre nei loro cuori.

Nel corso del viaggio, Gianni ha spesso raccontato le sue emozioni, cercando di rendere partecipi tutti coloro che lo seguivano da casa. Un ringraziamento speciale va a Marco Morosinotto, compagno di avventura, e a Massimo Di Santo, per l’assistenza e le cure che hanno dedicato alla "Bambina". Anche nei momenti più difficili, quando sembrava che il viaggio potesse interrompersi, il sostegno reciproco ha permesso di andare avanti e vincere questa bellissima sfida.
 

 

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