Riccardo Gambelli: ''Il calcio femminile a Siena non deve morire''

Riccardo Gambelli: ''Il calcio femminile a Siena non deve morire''
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Riccardo Gambelli, candidato nella lista Siena in tutti i sensi: ''L'attuale crisi della società rischia purtroppo di far scomparire questa bella realtà locale''

Riccardo Gambelli, candidato nella lista Siena in tutti i sensi, sul calcio femminile senese.

“Il calcio femminile in Italia è ormai una realtà importante, sempre più seguito, anche a livello televisivo. Siena è stata una delle prime città ad avere una squadra di calcio femminile: Il San Miniato, che già  dall’anno agonistico 2021/22 aveva stretto un accordo con il Siena Calcio, al tempo gestita dagli imprenditori armeni per una stretta collaborazione. L’attuale crisi della società rischia purtroppo di far scomparire questa bella realtà locale”.

Dopo l’acquisto della società bianconera da parte dell’ingegner Montanari, l’accordo fu perfezionato e confermato con durata pluriennale, il quale prevedeva la partecipazione unitaria ai campionati femminili giovanili di Primi Calci, Under 12, Under 15 e Under 17 regionali  e prima squadra, iscritta al campionato di Eccellenza con la denominazione di Siena Calcio Women. Il totale delle atlete tesserate per svolgere tutte le attività previste dagli accordi è stato di oltre 70, provenienti oltre che da Siena anche da Firenze, Grosseto, Val d’Elsa. Lo sforzo organizzativo è stato notevolissimo, l’impegno economico molto rilavante. Erano previsti importanti supporti tecnici, logistici, economici, la fornitura di materiale sportivo, la garanzia dei trasporti, l’uso di impianti sportivi”.

Purtroppo questo accordo è venuto meno, tanto che la società San Miniato ha dovuto gestire con le proprie risorse tutto il settore, con gravi difficoltà, non solo economiche ma anche organizzative, soprattutto per quanto è attenuto agli impianti ed ai trasporti. L’attività agonistica è stata svolta anche grazie all’impegno ed alla dedizione dei tecnici e delle atlete che hanno rispettato gli impegni presi, nonostante che da mesi non ricevano alcun rimborso”.

Il rischio sempre più realistico è che tutto il settore sia destinato a sparire o, nella miglior delle ipotesi, ad essere francamente ridimensionato, rendendo vani tutti gli sforzi fino ad oggi sostenuti. In una realtà sportiva come quella senese, fatta di molte ombre e poche luci, il tracollo del movimento calcistico femminile, in forte sviluppo nei territori contermini (Arezzo, Casole d’Elsa, Poggibonsi, Badesse, Grosseto, Montevarchi, Sansovino) per quanto deprecabile, sembra ormai quasi inevitabile. L’Amministrazione che uscirà dal confronto elettorale si troverà a dover gestire anche questa spinosa situazione, tanto più difficile in quanto abbraccia non solo significati sportivi ma anche sociali, come la parità di genere e di trattamento rispetto ai colleghi maschi, in una realtà, ripeto, sempre più importante e seguita a livello nazionale”.

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