Pietre d'inciampo, percorso per un turismo slow a Siena

Pietre d'inciampo, percorso per un turismo slow a Siena
pietre di inciampo
Allo studio itinerari ad hoc destinati anche agli ipovedenti

Sono state già tutte collocate nella pavimentazione della città, tranne una che rimane ancora da inserire nel selciato percorso ogni giorno da residenti e turisti che visitano Siena. Sono le dieci pietre d'inciampo dell'operazione di arte pubblica “Tempo Zulu” sulle quali artisti, ma anche chef, intellettuali e politici, hanno lasciato impressi i loro messaggi. Le pietre di inciampo sono state realizzate nell'ambito di “Tempo Zulu”, progetto nato nel 2004 da un'idea di Francesco Carone, Gregorio Galli, Bernardo Giorgi e Christian Posani. Adesso le opere sono state donate dai curatori del progetto e dagli artisti al Comune di Siena. L'acquisizione della donazione delle opere è stata deliberata dalla giunta comunale su proposta dell'assessore al sito Unesco Vanna Giunti.

La collocazione delle pietre non è casuale, ma scelta in modo attento dagli artisti che le hanno realizzate e alle quali hanno affidato un messaggio. Ne è un esempio quella realizzata dallo chef Mario Avallone e installata nella pavimentazione di piazza Matteotti, dove un tempo era stato aperto un fast food. Fra i messaggi lasciati impressi sulle pietre c'è anche quello del primo ministro albanese Edi Rama.

“Le opere costituiscono un arricchimento del patrimonio artistico cittadino contemporaneo - dichiara l'assessore al sito Unesco Vanna Giunti - utilizzeremo le pietre di inciampo donate al Comune per creare dei percorsi destinati anche ai non vedenti perché sono percettibili al ‘tatto’ e quindi al passo. Queste lastre rappresentano, infatti, un'occasione di promozione turistica nei confronti molteplici destinatari, grazie alle caratteristiche di queste opere che ci consentono di creare percorsi ad hoc multisensoriali”.

Le pietre, realizzate e installate nella pavimentazione, per volontà degli stessi autori non sono mai state pubblicizzate. La collocazione delle lastre, che sono removibili, è stata decisa dagli artisti, che hanno tratto ispirazione dopo aver visitato la città. “Il loro intento era chiaro - prosegue l'assessore Giunti - quello cioè di creare l'effetto sorpresa in tutti coloro che percorrono la città in modo lento e attento a quanto li circonda. Una sorta di sfida rivolta a turisti e cittadini a scoprire, per caso, quanto si cela sotto i loro piedi lungo il cammino che percorrono”.

“Voglio ringraziare gli artisti e i curatori del progetto Tempo Zulu - aggiunge Giunti - per questa importante donazione che ci consentirà di mettere a punto nuove offerte per turisti più attenti e anche per coloro, come gli ipovedenti, che possono percepire e conoscere con modalità differenti queste espressioni artistiche”.

Le lastre annesse alla pavimentazione cittadina sono state acquisite gratuitamente dal Comune di Siena e si inseriscono nel Dup 2023-2025, nella linea programmatica “Siena, la città che attrae. Dalla cultura al nuovo turismo”.

Le opere nelle pietre di inciampo

La qualità è precisione nella vita - di Mario Avallone - collocata in piazza Matteotti

Le pietre nella lingua registrano gli intervalli del mondo - di Iain Chambers - collocata in piazzetta Grassi

Pax - di Alfredo Pirri - collocata in via dei Servi

Gorgo centrifugo e centripeto - di Luca Pancrazzi - collocata in piazza del Duomo

Arborescences - di Michele Dantini - collocata in piazzetta Silvio Gigli

Intarsio (103) - di Fabrizio Prevedello - collocata in via Stalloreggi

Stones and tulips - di Erich Gongrich - collocata a Porta Camollia

Tre23 - di Filippo Frosini - collocata in vicolo della Fortuna

from: Dammi i colori - di Anri Sala - collocata in piazza Antonio Gramsci

ancorasenzatitolo - 2023 - di Loris Cecchini - da collocare in piazza San Giovanni

Foto: Giacomo Bari

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