“Il gruppo consiliare del pd esprime senza fraintendimenti e con forza il voto contrario al programma di mandato appena enunciato, possiamo già con certezza anticipare che non vediamo punti in comune con le linee programmatiche della sindaca Fabio - inizia così l'intervento di Giulia Mazzarelli, capogruppo Pd - riteniamo infatti che non siano rilevanti solo gli obiettivi da raggiungere ma anche il metodo e la strada che si percorre per raggiungerli, la differenza fra la destra e la sinistra sta anche in questo, e sta soprattutto nella visione che dovrebbe guidare la nostra azione politica, che non vorrebbe fermarsi solo alla contingenza del qui e ora (certamente importante), mirando al raggiungimento più a lungo termine di un benessere sociale diffuso e di un progresso economico, sociale e culturale sostenibile, per la nostra città e per i suoi cittadini. Obiettivi questi che richiedono appunto una visione lungimirante che nell’enunciazione del programma di governo non riusciamo a cogliere”.
“Abbiamo letto con attenzione il programma - continua - e ci fa sorridere il fatto che la Sindaca abbia deciso di inserire i famosi “nove punti” proposti dal Polo Civico, punti per altro sui quali ci siamo già espressi nei mesi scorsi durante la campagna elettorale in modo aperto e positivo. Ci sorge il dubbio che si tratti di una operazione che nasconda un accordo elettorale sottotraccia, e avvertiamo fin da subito che, nel caso questa apertura dovesse portare in un futuro prossimo ad una qualche nomina strategica, ci opporremmo a questa operazione poco trasparente e corretta, con tutte le nostre forze”.
“Il termine partecipazione è emerso spesso nel discorso della Sindaca evidenziandolo come un punto nodale. La prossima Amministrazione Comunale si troverà a dover costruire il nuovo Piano Strutturale e, successivamente, il Piano operativo: gli atti fondamentali della pianificazione urbanistica della città con i quali si programmerà il suo futuro economico e sociale. Riguardo a centralità e partecipazione - aggiunge - ci accorgeremo fin da subito, con il percorso che ci porterà alla discussione dei nuovi strumenti urbanistici, se questi saranno obiettivi realmente raggiunti. Esprimiamo seri dubbi a riguardo visto anche che l'assessore delegato è lo stesso della precedente giunta. Speriamo vivamente che ci sia un inversione di rotta nella pianificazione che nella scorsa consiliatura si è preoccupata più di interessi particolari che di una visione collettiva, ed in merito a ciò chiediamo alla Sindaca cosa ne pensa di tutte le superfici destinate alla grande distribuzione, e se queste sono compatibili con la sua visione di Siena”.
“Vorrei tornare brevemente sul primo atto pubblico di questa giunta, quello anti bivacchi uscito pochi giorni fa. Siamo contenti che dopo mesi di sollecitazioni e suggerimenti anche da parte del Partito Democratico cittadino che andavano esattamente in questa direzione, finalmente questa strada sia stata seguita dall’amministrazione. Mi riferisco al trasferimento alla ex scuola di Montalbuccio, dei richiedenti asilo pakistani che da più di un anno vivevano all’interno di parcheggi della nostra città, portando il caso all’attenzione di tutta Italia”.
“Come abbiamo scritto nel comunicato inviato alla stampa qualche giorno fa e firmato dal gruppo consiliare del Partito Democratico riteniamo che questa del decoro sia un’antica ossessione identitaria della destra, per cui risolvere questioni estetiche è più importante che trovare soluzioni strutturali ai problemi che riguardano le marginalità sociali, cercando di renderle invisibili, separando i cittadini “buoni” da quelli “cattivi”, dotando l’amministrazione di nuovi poteri in termini di sicurezza, quando già esiste il regolamento della Polizia Municipale. L’ordinanza anti bivacchi - prosegue - non c’entra niente con la questione ben più complessa dei migranti e non è un caso quindi che proprio questo sia il primo atto ufficiale dell’attuale giunta alla guida della città. Mi permetto di sottolineare che forse in questo modo i tentativi della sindaca di proteggersi (come per altro già avvenuto in passato con il precedente sindaco) dietro la “maschera” neutra del civismo, non abbiano funzionato”.
“La Sindaca ha rivendicato anche in questo suo attuale discorso le ottime relazioni con il governo nazionale. Vorrei quindi entrare nel merito delle recenti dichiarazioni di Ignazio La Russa, in seguito alla denuncia per violenza sessuale da parte di una ragazza di 22 anni nei confronti del figlio del Presidente. La Russa ha minimizzato l’accaduto mettendo in discussione le parole della ragazza, rovesciando di fatto la colpa dell’accaduto su di lei. Forse il Presidente del Senato non sa che è vietato per legge colpevolizzare le donne che denunciano le violenze, infatti come ci ha ricordato la giudice Paola De Nicola, questo atteggiamento, che riguarda l’inversione della responsabilità dall’autore alla vittima, è definito vittimizzazione secondaria. Chiedo quindi alla Sindaca in nome anche della sua autonomia intellettuale cosa pensa di questi fatti e se anche lei si unisce al grande coro di chi da mesi ormai e non solo per quest’ultima dichiarazione, ha chiesto le dimissioni del Presidente La Russa”.
“Concludo dicendo che ci muoveremo come gia fatto in passato con l’unico obiettivo di garantire un buon servizio ai cittadini che hanno in noi riposto fiducia votandoci e per il benessere ed il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini di Siena, temo tuttavia che sarà per noi molto difficile trovare con il suo programma di mandato punti di contatto. Rimaniamo perplessi leggendo la frase “per il bene della città”, presente nei punti programmatici della Sindaca per noi questa amministrazione non è il bene di Siena, Nicoletta Fabio ha vinto legittimamente le elezioni perché con astuzia e intelligenza ha saputo apparire come nuova rispetto alla scorsa amministrazione di centro destra, elemento che bene si evidenzia in questa sala, dove seduti fra i banchi della maggioranza ci sono molti consiglieri che appoggiavano la vecchia amministrazione e molti di loro sono assessori, alla faccia della discontinuità tanto declamata”, queste le parole finali dell'intervento in consiglio comunale.