Pancia piena e cervello attivo con i buoni pasto, una soluzione apprezzata da dipendenti e aziende

Pancia piena e cervello attivo con i buoni pasto, una soluzione apprezzata da dipendenti e aziende
buoni pasto
In Italia la gastronomia ha da sempre una forte tradizione e quindi, quando si fa ora di pranzo, è importante mangiare bene

In Italia la gastronomia ha da sempre una forte tradizione e quindi, quando si fa ora di pranzo, è importante mangiare bene. Non sorprende quindi che in tante aziende, imprese e uffici si stiano diffondendo sempre di più i buoni pasto, soluzioni win-win che fanno felici i collaboratori e gli stessi datori di lavoro.

Fino a poco tempo fa i dipendenti, ad ora di pranzo, si riunivano nella mensa aziendale per consumare il loro pasto. Non avevano grandi opzioni di scelta, poiché il menù offerto dalla mensa era limitato. Non sempre però il pasto offerto incontrava le preferenze culinarie dei collaboratori, che però dovevano accontentarsi.

Tutto è cambiato con i buoni pasto, che offrono ai vari dipendenti una grande libertà di scelta. Ognuno, infatti, può acquistare il cibo preferito, godendosi una pausa pranzo che riempie la pancia e fa essere anche più produttivi sul lavoro. Inoltre, questi ticket si caratterizzano anche per la loro versatilità, poiché possono essere spesi in ristoranti, bar, pizzerie, trattorie e in generale in tutte le attività convenzionate.

E ancora i buoni pasto possono essere usati per fare la spesa, acquistando cibo di qualità che consente di seguire una dieta alimentare sana e variegata. In alternativa, opzione apprezzata da chi lavora in smart working, i buoni pasto si possono usare per ordinare cibo da asporto e farselo spedire direttamente a casa.

Se i buoni pasto hanno conquistato i dipendenti, anche le aziende li stanno apprezzando grazie agli innumerevoli vantaggi garantiti da questi strumenti. Da un punto di vista fiscale i datori di lavoro possono dedurre dal reddito imponibile il costo dei ticket, che arriva fino a un limite di 4 euro per i buoni pasto cartacei e di 8 euro per i buoni pasto elettronici.

Tra l'altro i buoni non sono soggetti a contributi previdenziali e assistenziali, né tanto meno a ritenute Irpef. Tutto questo si traduce in un notevole risparmio economico per le aziende, ma i vantaggi non sono finiti qui. Erogando i buoni pasto ai propri dipendenti non è necessario fornire un servizio di mensa, che comporta delle spese di gestione e di manutenzione significative.

L'azienda che adotta simili politiche di welfare aziendale ha un maggior potere di talent retention, un processo che consente di mantenere i collaboratori all'interno della propria sede lavorativa. I collaboratori vengono fidelizzati e calano anche i tassi di assenteismo, mentre cresce significativamente la produttività dell'azienda. I dipendenti, infatti, non devono mettere mano al portafogli per la pausa pranzo e vedono quindi aumentare il loro potere d'acquisto. Si sentono quindi grati verso il loro datore di lavoro e si impegnano al massimo delle loro potenzialità.

L’azienda, infine, si propone sul mercato con una maggiore autorevolezza e si differenzia dalla concorrenza, sviluppando un maggior potere attrattivo nei confronti dei potenziali talenti.

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