Palio 16 agosto, presentato il Premio speciale alla migliore coppia di alfieri

Palio 16 agosto, presentato il Premio speciale alla migliore coppia di alfieri
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Offerto dalla Contrada Capitana dell'Onda in ricordo di Massimo Salvadori

E’ stato svelato nel pomeriggio di sabato 10 agosto, durante la cerimonia di presentazione del Drappellone del Palio del 16 agosto, il Premio speciale che sarà consegnato alla migliore coppia di alfieri in ricordo del contradaiolo Massimo Salvadori, prematuramente scomparso ad agosto 2023. Il premio è stato proposto e offerto dalla Contrada Capitana dell’Onda e realizzato da Viola Totti, Paolo Totti junior, Roberto Gambelli, Luca Pepi, Loris Bisconti, Simone Niccolini, Silvia Ghelardini, Falegnameria “Dama” e Vetrate Artistiche Toscane.

L’opera

Frutto di ben sette laboratori che si sono uniti per la realizzazione dell’opera, il Premio unisce arte e ricordo, cultura e tradizione, con l’utilizzo di tecniche e materiali diversi. Dopo la fase di progettazione, infatti, si è passati alla realizzazione, grisagliando (ovvero dipingendo) il vetro che compone la “vela” centrale dell’opera e piombandolo. Nel frattempo si è lavorato alla cornice della struttura, in modo da rendere resistente il vetro (circa tre millimetri di spessore), e alla parte lignea, ottenuta con strumenti di precisione. Attraverso un laboratorio di scultura si è poi provveduto alla definizione dei disegni (il fregio dei delfini natanti e le Compagnie militari dell’Onda) sulle colonne che compongono l’opera, quindi il vetro è stato velato e “ripassato” con un colore particolare creato per l’occasione.

Le dichiarazioni

“Se parliamo di persone come Massimo Salvadori – ha detto il Priore della Contrada Capitana dell’Onda Massimo Spessot -, parliamo dell’amore profondo, incondizionato senza se e senza ma, che alimenta il nostro mondo. Vincitore del Masgalano, alfiere abile ed elegante: la sua sfida era lanciare la bandiera sempre più in alto ed è stato uno dei più bravi maestri di bandiera per tante generazioni di ondaioli. Ma non solo: per la nostra Contrada è soprattutto un esempio, tutt’ora presente, di cura e tenacia. Abitatore del rione geniale, non da ‘genio’, ma da ‘genia’, ha sempre preferito far parte della Società e quasi mai del Seggio di Contrada: solo una volta lo ha fatto, quando, insieme, abbiamo condiviso per alcuni anni l’incarico più bello che la Contrada ci ha affidato, quello di Provveditore ai piccoli. Fino a quando ha potuto è sceso per strada, soprattutto per i giorni di Palio, per stare con gli amici e cantare le canzoni dell’Onda e di Siena. Canto, passione e talento che ha trasmesso ai figli. Era primo fra tutti ad arrivare negli oratori delle consorelle. Fino quando ha potuto è andato in cucina, soprattutto per la cena della prova generale, la sua creatura, che per sua ferrea determinazione e volontà da anni viene fatta solo con forze ondaiole: adesso ci sono gruppi di lavoro che arrivano da dove lui è arrivato”. “La volontà - ha detto invece Paolo Totti junior, che ha presentato il premio – è stata quella di creare un’opera che vada ad arricchire il museo di una Contrada con uno specifico richiamo all’Onda e alla figura di Massimo. Dobbiamo ringraziare la supervisione di Viola Totti, molto legata a Massimo, e la piena collaborazione anche di coloro che, pur non essendo contradaioli dell’Onda, si sono messi a disposizione, immergendosi immediatamente nello spirito che ci ha guidato per la realizzazione di questa opera. Nella parte alta è stata ripresa l’iconografia regia del 1889: più che un delfino è un pesce abissale, un ‘mostro’ marino ripreso anche nell’acotrerio, con la specifica funzione apotropaica, per allontanare e annullare un influsso magico maligno: un ‘mostro’ che sconcerta e affascina, che ha il compito di scacciare gli aspetti malevoli della vita e fortificare quelli benevoli. Traslato nella realtà del Corteo storico, allontanerà dai trentaquattro alfieri sul Campo tensione e paura, attirando invece forza di volontà, concentrazione ed eleganza. Nella parte più in basso abbiamo riportato l’acqua che sgorga dal ‘mostro’ e si trasforma in spuma del mare: rappresenta il moto perpetuo della vita, un‘onda che si rigenera. Infine la figura di Massimo, che saluta con le grandi mani protese in avanti e ci guarda con forza ed eleganza”.

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