Pacciani: ''Bene l'accordo con il canile di Murlo. L'attenzione per gli animali è un segno di civiltà''

Pacciani: ''Bene l'accordo con il canile di Murlo. L'attenzione per gli animali è un segno di civiltà''
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''Dalla gestione dei cani abbandonati un esempio di collaborazione tra comunità da replicare''

“Ritengo la sensibilità e l’attenzione verso gli animali un segno di civiltà così come un corretto rapporto con essi. Per questo è un’ottima notizia l’accordo stipulato dall’assessore Barbara Magi con il canile di Murlo per la gestione dei cani abbandonati nel territorio del Comune di Siena”. Con queste parole Fabio Pacciani, consigliere comunale e presidente dell’Associazione Area Civica plaude al provvedimento stipulato dal Comune di Siena con il canile sovracomunale di Murlo.

“Fortunatamente – prosegue Pacciani – molte persone, io stesso l’ho fatto, hanno deciso di avere i cani come compagni di vita, in ogni caso, considerano il rapporto e la corretta gestione degli animali da compagnia come un segno di civiltà e salute di una comunità civica. Proprio sulla base di questi presupposti nessuno vorrebbe vedere il proprio animale in un canile. La realtà però ci pone di fronte, anche nel nostro Comune, a fenomeni quali abbandono, smarrimenti, randagismo e, pertanto, occorre gestire queste criticità nel miglior modo possibile”. 

Rispondere alle criticità legate ad abbandoni e smarrimenti. “Le risposte a questi problemi – continua Pacciani – arrivano in buona parte dalla presenza di strutture funzionali, ben gestite e in grado di accogliere gli animali al meglio garantendo loro una vita dignitosa e serena. Il canile di Murlo, a cui aderiscono oggi 11 comuni, garantisce il raggiungimento di questi obiettivi grazie a una gestione oculata, efficiente e con alcuni valori aggiunti. È un canile pubblico, con un veterinario sempre a disposizione rispetto alle realtà private dove il medico interviene solo ‘a chiamata’; ha un servizio di accalappiamento attivo ‘h 24’ svolto da una dipendente della cooperativa che gestisce la struttura e ne cura anche la pulizia, la preparazione del cibo e lo sgambamento dei cani, anche con il prezioso aiuto di molti volontari”.

Canile di Murlo: una realtà che funziona. “La professionalità del personale – spiega Pacciani – si sposa con una struttura ben attrezzata: gli stalli sono per due cani, ognuno ha uno spazio interno e una piccola area esterna che fa accedere a un’ulteriore zona esterna più grande nella quale i cani, a turno, possono andare. In aggiunta a questo ci sono le aree verdi molto ampie proprio accanto agli stalli che garantiscono a tutti gli animali la possibilità di muoversi e di correre all’aria aperta facendo, come è giusto che sia, esercizio fisico. Recentemente è stata realizzata, in una preesistente struttura, una pensione per cani a costi decisamente inferiori alle pensioni private per tutti coloro che si trovano a dover lasciare i loro animali per alcuni giorni e possono farlo in un ambiente dignitoso e accogliente”.

Tornare a una cultura della collaborazione. “La cooperativa che gestisce il canile di Murlo, oltre ad altre attività è Arbia Servizi. Intorno alla struttura sono nati una serie di progetti che coinvolgono non solo i diretti interessati al servizio: da quello per la realizzazione di un nuovo logo, portato avanti insieme alle scuole del territorio,  a quello per accrescere, sempre attraverso le scuole, una cultura del rapporto con gli animali sana e positiva. Grazie al presidente di Arbia Servizi, Massimo Retini, ho avuto modo di visitare il canile e approfondire alcuni progetti ‘in cantiere’ come quello per il recupero dei cani mordaci. L'impressione è stata ottima e – conclude Pacciani – il percorso avviato rappresenta, per quanto mi riguarda, anche un motivo di valutazione politica. Spero che si riesca a ricucire un rapporto forte e positivo che si era rotto a causa di dissidi per le quote da pagare sul mantenimento della struttura. Ripartiamo dalla collaborazione e dalle sinergie con i comuni limitrofi: oggi sono gli animali e la loro gestione a indirizzarci verso questa strada, domani saranno altri aspetti della nostra cultura, che deve essere sempre cultura del dialogo e del sostegno reciproco”. 

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