Osteria Letteraria ''La lingua della neopolitica. Come parlano i leader''

Osteria Letteraria ''La lingua della neopolitica. Come parlano i leader''
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L'appuntamento riguarda ''La lingua della neopolitica. Come parlano i leader'' di Michele A. Cortelazzo in dialogo con Giulio Ghellini, un testo uscito a maggio di questo anno, per la Treccani

Venerdì 23 agosto, ore 18.30, presso il Bar MaM, chiostro di Abbadia Isola, riprende il ciclo delle “Osterie Letterarie”; una formula che ha avuto successo nel corso degli anni, dando la possibilità di fare un aperitivo ascoltando la presentazione di un libro.

Si tratta di una strepitosa analisi, basata sull’assunto che dal 2013 la vita politica italiana ha vissuto una vera e propria rivoluzione: nelle aule parlamentari è entrata una quota di eletti privi di esperienze politiche pregresse mai vista in passato. Le ripercussioni sul piano linguistico sono state enormi: se il tradizionale, astruso “politichese” della prima Repubblica era già stato soppiantato, a partire dal 1994, da un linguaggio più colloquiale e comprensibile, la XVII° legislatura (2013-2018) ha visto l’affermazione di quello che si può definire “socialese”, cioè un lessico adatto alla diffusione attraverso i social network, che accarezza, e spesso fomenta, le consuetudini più deteriori della comunicazione. Dal 2018, sul sito Treccani viene analizzato ogni quindici giorni un termine emergente di questa neopolitica.

Basandosi sui risultati di tale osservatorio, Michele Cortelazzo ha individuato le tendenze linguistiche degli attuali politici, a iniziare dai leader – veri protagonisti di questa fase politica incentrata sulla personalizzazione – ricostruendo la storia di tecnicismi, di modi di dire (chi ci mette la faccia, chi non vuol mettere le mani nelle tasche dei contribuenti, chi ci ragiona sopra...), di nuove parole politiche – vaghe come cambiamento; tipiche di una parte (patriota) o dell’altra (campo largo); nate per mascherare le idee proprie o manipolare quelle altrui, per denigrare gli avversari, per mostrare competenza, per creare un consenso emotivo (quante ruspe e mangiatoie...) – e di non pochi anglicismi (come recovery o underdog).

Informazioni e prenotazioni per la presentazione/aperitivo allo 0577 304834 oppure scrivendo a [email protected]

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