Monteriggioni, si fingono carabinieri per truffare gli anziani

Monteriggioni, si fingono carabinieri per truffare gli anziani
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Truffa del finto carabiniere e incidente stradale: i Carabinieri di Poggibonsi arrestano in flagranza di reato due giovani a Monteriggioni, sorpresi mentre cercavano di estorcere denaro

Monteriggioni: Tentata Estorsione ai Danni di un’Anziana, Arrestati Due Giovani in Flagranza di Reato

Nel pomeriggio del 3 ottobre, i Carabinieri della Compagnia di Poggibonsi hanno arrestato in flagranza di reato due persone per tentata estorsione aggravata ai danni di una donna anziana di Monteriggioni. I due giovani, di 18 e 23 anni, avrebbero utilizzato la ben nota tecnica del “finto carabiniere e dell’incidente stradale”, già tristemente riscontrata in numerosi casi simili sia in provincia di Siena che su scala nazionale.

 

Il Modus Operandi della Truffa

Secondo l’accusa, il piano prevedeva che un falso avvocato contattasse telefonicamente la vittima, comunicandole che un suo congiunto, solitamente un figlio o un nipote, era coinvolto in un grave incidente stradale e si trovava in stato di fermo presso una caserma dei Carabinieri. Il truffatore aggiungeva poi che, per rimettere in libertà il parente, era necessario versare una cauzione di diverse migliaia di euro, solitamente in contanti o in preziosi.

Per evitare che la vittima potesse cercare aiuto o conferme, i truffatori richiedevano anche il numero di cellulare, al quale, poco dopo, un falso maresciallo dei Carabinieri spiegava nuovamente la situazione, avvisando dell’arrivo imminente di un collaboratore per il ritiro della somma di denaro o dei gioielli.

 

L’Intervento dei Carabinieri

Questa, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, sarebbe stata la dinamica utilizzata anche il 3 ottobre scorso a Monteriggioni. La vittima designata, un’anziana donna, ha però avuto la prontezza di spirito di contattare la Centrale Operativa dei Carabinieri, insospettita dalla telefonata ricevuta. Il finto maresciallo le aveva chiesto una cauzione di 12.000 euro per liberare suo figlio, che, a suo dire, era trattenuto presso una caserma dell’Arma.

Intorno alle 18:30, come previsto dai truffatori, una ragazza si è presentata all’abitazione dell’anziana spacciandosi per collaboratrice dell’avvocato difensore del figlio, con lo scopo di ritirare la somma in denaro e i gioielli. Ad attenderla, però, ha trovato i Carabinieri della Stazione di Monteriggioni, che l’hanno immediatamente arrestata in flagranza di reato.

 

Il Presunto Complice e gli Arresti

Poco distante dall’abitazione, i Carabinieri hanno fermato anche un ragazzo che attendeva in auto, pronto per la fuga. Il giovane, a bordo di un veicolo a noleggio, si sarebbe occupato di trasportare la complice e il bottino dopo il ritiro della somma.

Al termine dell’operazione, i due arrestati, residenti a Napoli, sono stati identificati: la ragazza di 23 anni e il ragazzo di 18 anni sono stati accusati di tentata estorsione aggravata in concorso. Entrambi sono stati trasferiti presso le Case Circondariali di Siena e Sollicciano, rispettivamente, e si trovano ora a disposizione della Procura della Repubblica di Siena.

L’episodio conferma l’importanza di mantenere alta l’attenzione su questo tipo di truffe, soprattutto verso le fasce più vulnerabili della popolazione.

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