Montalcino modello della sanità territoriale del futuro

Montalcino modello della sanità territoriale del futuro
sanità territoriale
Successo per l’incontro organizzato da Asl Tse, Sds Senese e Comune di Montalcino

La sanità delle zone periferiche rinasce a Montalcino. È quanto venuto fuori dall’incontro “La salute a Montalcino - Stato dell’arte e prospettive” di ieri pomeriggio al Teatro degli Astrusi alla presenza dell’assessore regionale al Diritto alla salute e alla Sanità Simone Bezzini. Presenti anche il presidente della Conferenza aziendale dei sindaci e della Società della Salute Senese Giuseppe Gugliotti e il sindaco di Montalcino senatore Silvio Franceschelli, oltre al direttore sanitario Asl Tse Simona Dei e al direttore amministrativo Asl Tse Antonella Valeri.

L’incontro, richiesto dal Comitato cittadino per il Presidio Territoriale e promosso da Asl Tse, Società della Salute Senese e Comune di Montalcino, si è incentrato sul Presidio polifunzionale e i relativi servizi offerti. Grande la partecipazione dei cittadini.

Dopo la contestualizzazione nell’organizzazione complessiva dell’Azienda sanitaria territoriale, è stato fatto il punto sull’accordo di programma tra Asl Tse e Comune di Montalcino sia in relazione ai risultati già raggiunti sia su quelli di prossima realizzazione comprese le attività previste per il Pnrr. Grazie a questo, circa 1.8 milioni di euro saranno investiti per il rifacimento del tetto del Presidio polifunzionale. I lavori partiranno entro la fine dell’anno.

Il Presidio di Montalcino, oltre alla tradizionale offerta, vedrà presto la riattivazione del Centro raccolta sangue e l’organizzazione del nuovo punto unico di accesso. Da qualche è mese è stato ripristinato il pap test diagnostico. Già partito da un paio di settimane, è il nuovo progetto di cardiologia territoriale che mette al centro l’abitazione come luogo di cura privilegiato. Al suo interno si sviluppano anche le figure del Paziente esperto e Parente esperto (Care giver).

Sono stati presentati poi i risultati raggiunti dalla Casa della Salute, dove operano medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e infermieri, e le prospettive verso la Casa di Comunità.

Tre focus specifici hanno approfondito la figura dell’Infermiere di comunità, fatto il quadro sull’offerta clinica specialistica e presentato le nuove opportunità di accesso alle prestazioni ed alla documentazione sanitaria. Per quanto riguarda gli infermieri di comunità, sul Comune di Montalcino sono stati 3.119 gli accessi e 393 i casi affrontati. Prima dell’intervento finale dell’assessore Bezzini, il Comitato cittadino per il Presidio ha dato ulteriori spunti di miglioramento e riflessioni utili allo sviluppo del rapporto con i cittadini e loro aspettative.

«Quella di Montalcino è un’esperienza di avanguardia, che anticipa i nuovi percorsi di assistenza territoriale in linea con il Dm77, che la Toscana non si limitata ad attuare ma ad interpretare partendo dalla cultura socio-assistenziale della nostra Regione - sono le parole dell’assessore regionale alla Salute Bezzini - l’esperienza di Montalcino traccia la strada da percorre rispetto alla riorganizzazione dell’assistenza sanitaria territoriale, l’integrazione multi-professionale e multi-disciplinare per la gestione delle cronicità».

«Abbiamo sviluppato una rete di servizi che prima non pensavamo possibile nelle zone periferiche - dichiara il direttore sanitario Asl Tse Dei - qui su Montalcino proseguiremo, come dimostrano la riattivazione del Centro raccolta sangue, quella del pap test diagnostico e il progetto, appena partito, della cardiologia territoriale. Grazie alla trasformazione digitale e all’impegno degli operatori gli operatori sanitari, riusciremo sempre più a offrire assistenza ai cittadini di Montalcino. Giornate come questa sono importanti, perché come Asl ci permettono di raccogliere le percezioni e le problematiche da affrontare».

«Si tratta - spiega il sindaco di Montalcino Franceschelli - di un ulteriore incontro in una serie di step finalizzati all’informazione della cittadinanza sullo stato di attuazione del progetto del Presidio territoriale e delle sue prospettive alla presenza del Comitato promotore. La strada intrapresa è quella giusta, una strada molto collaborativa e fattiva rispetto alla quale abbiamo visto già i primi risultati, grazie anche all’accordo di programma tra Comune e Azienda Usl Toscana sud est. D’altra parte non possiamo nascondere una forte preoccupazione per l’atteggiamento del Governo che non ha previsto nella Legge di bilancio un aumento della spesa sanitaria e questo potrebbe mettere seriamente a rischio i presidi sanitari territoriali come il nostro».

«Siamo venuti a Montalcino su richiesta del Comitato cittadino per il Presidio e dell’Amministrazione comunale - dice il presidente della SdS Senese Gugliotti - abbiamo verificato così il consolidamento del Presidio polifunzionale. Il territorio ilcinese diventa così modello non solo del rafforzamento della sanità territoriale ma anche di come la partecipazione dei cittadini possa contribuire a migliorare i servizi offerti».

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