Le associazioni il motore della Festa Medievale di Monteriggioni

Le associazioni il motore della Festa Medievale di Monteriggioni
festa medievale
Il premio ''La XV Torre'': un riconoscimento economico da assegnare all’associazione ritenuta migliore per proposta culinaria

La Festa Medievale di Monteriggioni si avvicina e giorno dopo giorno, settimana dopo settimana il lavoro si intensifica per organizzare quella che ormai è riconosciuta come una fra le più importanti e longeve feste del nostro Paese: ‘Monteriggioni di torri si corona’.

Dal 6 al 9 luglio, queste le date della trentesima edizione di questa grande manifestazione. A raccontare i momenti della progettazione e pianificazione è Duccio Leoni, coordinatore delle associazioni. Leoni dal 2022 coordina le realtà partecipanti alla Festa definendo con loro le linee guida per l’allestimento e la proposta gastronomica, con l’obiettivo di esaltare le peculiarità delle locande del Castello e lavorando con loro sulla credibilità storica della manifestazione anche sotto il profilo culinario.

Leoni ha voluto anticipare alcune novità circa la Festa. «Sarà un’edizione speciale - afferma Leoni - abbiamo atteso per diverse stagioni quest’anniversario. Si respira la voglia di fare qualcosa di straordinario, questi anni ci hanno fatto ancor di più capire quanto la festa sia importante per Monteriggioni, per l’associazionismo e per i tanti appassionati. Un’edizione che racconterà il meglio di questi oltre 30 anni passati insieme, attraverso gli artisti e le associazioni che hanno fatto la storia della festa. Per il primo anno, anche l’intera proposta eno-gastronomica al castello sarà completamente medievale, un modo nuovo per vivere la rievocazione anche attraverso i sapori e il gusto di un tempo. Un progetto in cui il Comune ha creduto da subito, istituendo il premio “La XV Torre”: un riconoscimento monetario da assegnare all’associazione ritenuta migliore per proposta culinaria, allestimento e intrattenimento durante la festa».

Un lavoro di sinergia tra organizzazione ed associazioni, quello di Leoni. «Le associazioni tengono molto alla festa, lo dimostra anche la grande partecipazione ai tanti incontri fatti insieme: c’è voglia di migliorarsi e di mettersi in gioco. La storicità, l’unicità e la cura dell’ambientazione, tanti spettacoli anche itineranti con un ritmo quasi televisivo, la collettività e le associazioni del territorio. Varcare la porta del castello durante la festa significa immergersi in un’atmosfera magica, fatta di persone, artisti, mestieri, taverne, giochi, accampamenti militari. ‘Monteriggioni di Torri si Corona’ è un volano culturale, un luogo dove la storia e le tradizioni si toccano, si gustano, si vivono, anche per l’educazione di tutte le generazioni».

Trentesima edizione che rappresentare una comunità ed un percorso, una trasformazione nel corso del tempo che ha creato storicità. «Ammetto di essermi perso 10 anni di festa: nel 1990, data della prima edizione, io dovevo ancora nascere - conclude sorridendo - dal 2002 ho sempre partecipato attivamente con l’Agresto, associazione di rievocazione storica medievale di Monteriggioni e cuore pulsante della manifestazione fin dalla genesi. Nel tempo la festa è cambiata, si è evoluta, ma lo spirito e l’atmosfera sono sempre rimasti gli stessi. Oggi rispetto al passato, sentiamo la responsabilità di non poter deludere le alte aspettative dei tanti appassionati che vengono a questo evento, diventato ormai un importante appuntamento nazionale e un punto di riferimento per le feste medievali».

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