L'Italia conquista la finale della staffetta 4x100 ai mondiali di Budapest seppur senza Irene Siragusa in formazione. L'atleta colligiana infatti non ha corso nelle batterie di qualificazione.
È un’emozione incontenibile al traguardo per le azzurre della 4x100 metri tra lacrime di gioia, abbracci, incredulità. Sul display c’è un crono che sembrava utopia, ma è tutto vero: 42.14 per disintegrare il record italiano, migliorato di 57 centesimi in un colpo solo. Fino a quattro anni fa non era mai scesa sotto i 43 secondi la staffetta femminile dell’Italia: prima volta ai Mondiali di Doha, 42.90 in batteria. Adesso entra nella top ten europea di sempre, al decimo posto, con un gigantesco salto di qualità per lo stesso quartetto che ha vinto il bronzo nella scorsa estate alla rassegna continentale di Monaco: Zaynab Dosso (11.48), Dalia Kaddari (10.03), Anna Bongiorni (10.65) e Alessia Pavese (9.98, secondo tempo dell’ultima frazione dietro soltanto al 9.88 di Shelly-Ann Fraser-Pryce). Ma è ancora presto per festeggiare, con una finale da correre domani.
"Io non sto realizzando. Non ho corso io ma è come se lo avessi fatto. Non ci credo. Non so se riuscite a comprendere quanto questo 42"14 sia un tempo mostruoso - ha scritto la Siragusa su Instagram - a Doha nel 2019 ci sembrava difficile scendere sotto i 43" lo abbiamo fatto li con il record italiano. Lo abbiamo riconfermato in finale, nella nostra prima finale mondiale. E da lì sempre meglio. È 10 anni che lavoro con alcune di queste ragazze e questo tempo me lo sento anche un po mio".
“Non ero in pista con loro e il cuore spezzato nel non sentire il tuo nome quando comunicano la formazione c'è sempre, ma quando ho visto il tempo quella crepa si è un po' riempita dell'orgoglio per la squadra. Questa squadra con cui combatto contro il resto del mondo da ormai 10 anni”, conclude l'atleta colligiana. L'appuntamento con la finale è per sabato 26 Agosto alle 21.50.