“Servono oltre 300mila euro per eseguire i lavori di restauro e messa in sicurezza del Tempio Ebraico senese che resta aperto alle visite anche se l’aula centrale è inagibile alle funzioni religiose”. Poco dopo l’annuncio sui social network sono arrivati messaggi e commenti offensivi che hanno spinto la Comunità a fare una segnalazione all’osservatorio della Fondazione CDEC e all’UCEI.
Poche ore dopo il lancio della raccolta fondi per restaurare e mettere in sicurezza la Sinagoga di Siena è partita un’ondata di commenti e messaggi antisemiti.
I commenti antisemiti includevano l'uso di termini dispregiativi come "giudei" per descrivere gli ebrei e suggerivano che gli sforzi di raccolta fondi della comunità ebraica mirassero ad appropriarsi di fondi "immeritati" dipingendo gli ebrei come avidi e ricchi, promulgando stereotipi legati al denaro.
La Comunità ebraica di Firenze e Siena ha segnalato i commenti antisemiti all’Osservatorio sull’antisemitismo della Fondazione Cdec che monitora gli episodi di antisemitismo in tutta Italia e all’Ucei, l’unione delle comunità ebraiche italiane.
“È abbastanza doloroso - commenta Enrico Fink, presidente della Comunità Ebraica di Firenze e Siena - vedere riemergere messaggi del genere in seguito ad una richiesta di aiuto per difendere un monumento e un pezzo di storia, della città di Siena, che è di tutti. Abbiamo letto commenti infarciti di luoghi comuni ed errori anche piuttosto grossolani, per fortuna non sono tutti così e ci sono stati anche messaggi di sostegno oltre alle donazioni che stanno continuando, ad arrivare. C’è solo da augurarci che prima o poi spariscano questi pregiudizi e vengano spazzate via offese e frasi antisemite che non appartengono a città come Siena e Firenze che hanno sempre mostrato vicinanza e sostegno nei confronti della Comunità ebraica”.
Domenica 10 Settembre la Comunità ebraica di Firenze e Siena, in occasione della XXIV Giornata Europea della Cultura Ebraica, alla presenza del Sindaco di Siena Nicoletta Fabio, del Presidente della FMPS Carlo Rossi e dei rappresentanti della Soprintendenza di Siena aveva annunciato la campagna di restauro e fundraising (donazioni possibili al seguente link https://www.firenzebraica.it/donazioni-e-pagamenti/sinagoga-di-siena/) a favore della Sinagoga di Siena la cui aula di preghiera è stata chiusa per motivi di sicurezza in seguito agli eventi sismici dello scorso 8 Febbraio.
Servono oltre 300mila euro per restaurare la Sinagoga di Siena. È questa la cifra stimata dall’Associazione Opera del Tempio ebraico di Firenze, fondata nel 1996 da Enzo Tayar, oggi guidata dal suo presidente, l’architetto Renzo Funaro, che si occupa fin dalla sua costituzione della conservazione dei beni ebraici in Toscana. La Sinagoga, alle spalle di piazza del Campo, presenta dissesti alla copertura e alla volta interna con lesioni sia verticali alla muratura che orizzontali alla volta. Anche la volta con il tetto rifatto negli anni ’70 presenta delle lesioni passanti.
Al momento le funzioni religiose sono state temporaneamente trasferite nel matroneo, mentre resta la possibilità di effettuare visite guidate e visitare il Museo Ebraico. La tutela della Sinagoga di Siena è alla base degli sforzi che la Comunità Ebraica di Firenze e Siena ha iniziato a mettere in campo nei mesi scorsi, con l’obiettivo di avviare un progetto di restauro e una campagna di fundraising internazionale finalizzata a coprire i costi del progetto. Oggi la Comunità è fiera di annunciare che i primi aiuti arriveranno dalla prestigiosa David Berg Foundation, fondazione americana che sostiene interventi di restauro di sinagoghe in tutto il mondo, tramite il World Monuments Fund, organizzazione che opera con le comunità locali di tutto il mondo per salvaguardare siti culturali di inestimabile valore, dalla Società Israelitica di Misericordia di Siena, organizzazione che opera a livello locale a sostegno di progetti che promuovono la tutela dei siti ebraici nella città di Siena, e da parte della Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia. Questi primi tre importanti finanziamenti che verranno utilizzati per la stabilizzazione della volta danneggiata serviranno a coprire insieme solo i costi della prima fase del progetto pari a un terzo della spesa prevista. Urge quindi reperire i fondi necessari per completare la seconda fase del progetto finalizzati alla sostituzione della copertura esistente per eliminare il pericoloso effetto di spinta sui muri perimetrali e per prevenire danni da futuri eventi sismici.
Per dare il via alla seconda fase di interventi verrà offerto ai primi 30 donatori, a fronte di una donazione di almeno 1.500 euro, un guest pass Vip per visitare i luoghi più rappresentativi della Siena ebraica. Grazie alla collaborazione con Cantina Terra di Seta, storica casa di vini kasher senesi conosciuta in tutto il mondo, sponsor dell’iniziativa e Opera Laboratori, società leader in Italia nella gestione museale, già partner della Comunità Ebraica di Firenze e Siena e gestore del Museo Ebraico di Siena, sarà possibile offrire ai donatori una visita gratuita con tour della Cantina Terra di Seta con degustazione per due persone e una visita guidata privata della magnifica Sinagoga di Siena in via delle Scotte con uno storico dell’arte della Comunità Ebraica. Il voucher rappresenta un dono per ringraziare chi deciderà di sostenere questa importante campagna per preservare uno dei gioielli del patrimonio ebraico italiano.
La Sinagoga è da sempre il cuore della vita ebraica a Siena. Qui la Comunità Ebraica si ritrova per celebrare le proprie feste assieme anche ai tanti visitatori ebrei di passaggio a Siena, provenienti da tutto il mondo.
Il Tempio con il suo piccolo museo è anche uno spazio che accoglie scuole, gruppi, studenti di ogni ordine e grado. Un luogo teso a promuovere il patrimonio ebraico come parte integrante della storia della città.
La Sinagoga di Siena, frutto di una consistente opera di ampliamento e rinnovamento degli originali spazi sinagogali a opera dall’architetto fiorentino Zanobi del Rosso, fu inaugurata nel maggio 1786. La semplice facciata esterna, contrapposta all’elegante ambiente interno riccamente decorato, sono elementi tipici delle sinagoghe costruite prima dell’Emancipazione, prive di segni distintivi all’esterno ma sontuosamente decorate all’interno. Ospita pezzi di grande valore tra cui la sedia del profeta Elia, o sedia della cerimonia della circoncisione, in legno intagliato e intarsiato, donata dal rabbino Nissim nel 1860.