Il Consiglio Comunale approva il regolamento per la videosorveglianza

Il Consiglio Comunale approva il regolamento per la videosorveglianza
videosorveglianza
Il nuovo regolamento, in particolare, recepisce e aggiorna il quadro normativo attuale e ridefinisce i principi generali (liceità, necessità, proporzionalità, limitazione delle finalità, integrità e riservatezza, responsabilizzazione)

Il Consiglio Comunale di Siena, su proposta dell’assessore ai servizi informatici e allo sviluppo digitale Giuseppe Giordano, ha approvato, nella seduta di oggi, venerdì 12 Aprile, una delibera riguardante il “Regolamento per la disciplina e utilizzo degli impianti di videosorveglianza nel territorio del Comune di Siena”. Il documento è stato deliberato all’unanimità dai ventisette consiglieri presenti.

“Abbiamo effettuato una completa revisione del regolamento - ha sottolineato l’assessore Giordano - che ha riguardato importanti aspetti: dalle finalità all’utilizzo di nuove tecnologie, dal diritto di accesso alle immagini al partenariato pubblico/privato, contemperando la necessità di contrastare atti illeciti contro la comunità con la tutela della privacy”.

Per quanto riguarda le finalità, si legge nel documento che “l’uso degli impianti di videosorveglianza è strumento per l’attuazione di un sistema integrato di politiche per la sicurezza urbana” ed “è volto a tutelare la sicurezza urbana concorrendo alla tutela della stessa in collaborazione con le forze dell’ordine”.

L’utilizzo degli impianti di videosorveglianza - si legge ancora fra gli altri aspetti - è finalizzato a prevenire e reprimere atti illeciti di natura penale e/o amministrativa connessi a episodi di microcriminalità commessi sul territorio comunale, al fine di garantire maggiore sicurezza ai cittadini, nell’ambito del più ampio concetto di sicurezza urbana” e “prevenire e reprimere ogni tipo di illecito, di natura penale e/o amministrativa, legato a fenomeni di degrado ambientale e urbano, nonché lo specifico abbandono di rifiuti nel caso in cui risulti inefficace il ricorso a strumenti e sistemi di controllo alternativi”. Fra le altre finalità anche quelle della tutela “degli operatori di polizia locale e forze dell’ordine”, “degli immobili di proprietà o in gestione dell’amministrazione comunale”, “della sicurezza stradale”, “la intensificazione del controllo su aree specifiche del territorio comunale”, “la rilevazione ed il controllo del transito dei veicoli attraverso telecamere per la lettura Ocr”, “il controllo delle aree pubbliche o aperte al pubblico in occasione di eventi che presuppongono un afflusso rilevante di persone”.

Il Regolamento contiene specifiche indicazioni delle caratteristiche tecniche degli impianti, disposizioni sulla utilizzazione del servizio di videosorveglianza da parte delle forze di polizia, sulla rilevazione di violazioni al Codice della Strada per la Ztl nonché prescrizioni sul monitoraggio e controllo del traffico. Il documento affronta anche la questione relativa alla valutazione di impatto sulla protezione dei dati, essendo aggiornato con la normativa relativa all’individuazione del titolare del trattamento e del responsabile del trattamento dei dati. In particolare, poi, si individua la modalità di raccolta, trattamento e conservazione dei dati. Altre novità contenute nel Regolamento sono, infine: l’utilizzo di particolari sistemi mobili per specifiche finalità concernenti la tutela della sicurezza e ordine pubblico, la prevenzione, l’accertamento e la repressione di reati; l’esercizio dei diritti dell’interessato. Attualmente sono trecentoquarantasei le telecamere di proprietà comunale installate sul territorio. Il Comune di Siena ha già presentato domanda al Ministero dell’Interno per ottenere un cofinanziamento destinato a un progetto esecutivo per l’istallazione di cinquanta nuove telecamere di videosorveglianza, dislocate in venti differenti zone del territorio comunale.

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