Un grande successo, in termini di partecipazione oltre che di contenuti. La seconda edizione del Festival del Giornalismo di Siena organizzata dal Gruppo Stampa Autonomo Siena va in archivio dopo tre giorni (15, 16 e 17 Giugno) nei quali la Città del Palio si è fregiata del titolo di capitale del giornalismo nazionale: parlano i numeri, raddoppiati rispetto al 2022 (circa 300 i colleghi operatori dell’informazione giunti quest’anno da tutta Italia che hanno preso parte ai sette corsi ospitati da musei e sedi di Contrada, tra di loro un parterre dei roi di relatori espressione di alcune tra le maggiori testate giornalistiche cartacee, on line e radio-televisive), testimonianza di quanto l’evento sia stato ben recepito da una platea sempre più vasta (per la cronaca, quest’anno le porte erano aperte anche ai non addetti ai lavori), desiderosa di confrontarsi sui temi della comunicazione declinati attraverso la politica, la religione, la cybersicurezza, lo sport, l’enologia, la transizione ecologica e di celebrare i 60 anni dell’Ordine dei Giornalisti.
“Siamo molto soddisfatti dell’andamento del Festival e dei numeri in crescita che ha fatto registrare - dice Giovanna Romano, presidente del Gruppo Stampa Autonomo Siena - stiamo già iniziando a lavorare alla prossima edizione, consapevoli dell’importanza che la manifestazione sta assumendo a livello nazionale e delle non secondarie ricadute di immagine, e pure economiche, che questa genera sul tessuto cittadino. Desidero ringraziare la Regione Toscana e tutti gli altri partners che ci hanno sostenuto, le Contrade Chiocciola, Torre, Bruco, Giraffa, Lupa, Istrice e Nicchio per aver risposto con entusiasmo e organizzazione alla nostra proposta di essere sedi dei panel, l’Accademia dei Rozzi per aver aperto le proprie porte ospitando numerosi colleghi all’evento serale del 15 giugno. Un pensiero affettuoso lo rivolgo soprattutto al consiglio del Gruppo Stampa per come si è attivato nel corso dei mesi e per come ha lavorato nell’ultima settimana per l’ottima riuscita del Festival. L’appuntamento è al 2024”.
Ha partecipato al Festival del Giornalismo di Siena anche il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’Informazione e all’Editoria, Alberto Barachini, che con nel proprio videomessaggio di saluto ha ribadito l’importanza del sostegno all’editoria: “Pagare le informazioni - ha detto Barachini - e contribuire alla sussistenza delle informazioni, a volte sembra un lusso a fronte dell'illusione del tutto gratis: ma sostenere invece anche finanziariamente l'editoria e l'informazione, è un dovere costituzionale, un contributo alla reale libertà dei cittadini. La riforma dei contratti fra la pubblica amministrazione e le agenzie di stampa che abbiamo varato, e anche la revisione del fondo straordinario per l'editoria, che vedranno la luce entro l'estate, vanno proprio in questa direzione. Il meccanismo virtuoso che vogliamo, dobbiamo e possiamo creare è quello di emarginare chi non cita le fonti, chi pubblica fake news, chi non investe nel giornalismo specializzato, e anche chi lascia che a scrivere di argomenti sensibili sia chi non ne ha le competenze. Bisogna lavorare per creare gli argini del fiume dell'informazione, argini forti, limiti condivisi, chiari e adattabili a ogni nuova potenziale innovazione”.