Genesi di una morte annunciata è l’iniziativa protagonista a Radicondoli il 25 novembre in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Un progetto di teatro sociale e itinerante che coinvolgerà tutto il borgo. L’ispirazione di questa iniziativa, proposta da Liminal School Theatre, nasce con l’obiettivo di rappresentare il ruolo del sistema che sta attorno alla violenza sulla donna, e dunque il sistema sociale e familiare che c’è dietro. Si parte da un fatto: la morte di una ragazza. Come in Cronaca di una morte annunciata, tutti i personaggi hanno una relazione diretta con la morte della vittima. Lo spettacolo mette in scena un percorso all'interno di Radicondoli.
Gli attori interpreteranno le varie persone legate alla vittima. E le persone che parteciperanno avranno dei blocchetti nei quali verranno segnate le risposte alle informazioni che saranno chieste agli attori. Soprattutto verrà chiesto ai partecipanti di individuare alcuni comportamenti legati al contesto della violenza richiamati dai dialoghi con gli attori. Questi ultimi saranno dislocati in alcuni punti del paese e, interpretando la loro parte, daranno degli indirizzi. Un esempio? Il vicino di casa dirà che sentiva urla e percosse, ma non si è mai sentito di intervenire perché "I panni sporchi si lavano in famiglia", dopodiché dirà che “La vera feccia era l'amica di lei, che non l'ha difesa a dovere”. Una serie di parole, osservazioni che vogliono spingere l’interlocutore e lo spettatore a riflettere.
“Il femminicidio riguarda anche una dimensione sociale. Finché ci appare come qualcosa che è distante da noi, chiuso in quattro mura, non è semplice prenderci la responsabilità del ruolo che vogliamo assumere all'interno della società – fa notare Roberta Cecco, assessore alle Pari Opportunità a Radicondoli - c’è un tema di cultura che non dobbiamo mai dimenticare, sul quale non possiamo e non vogliamo mollare nel dialogo e nella formazione con le scuole, con le associazioni sportive, le associazioni di volontariato ecc... Nasce da qui questo spettacolo che spinge alla riflessione collettiva. Non a caso alla fine la vicenda si risolverà con un assunto: siamo tutti colpevoli. Perché siamo tutti coinvolti. Perché il cambiamento può dipendere solo da noi, nessuno escluso”.
Sabato 23 novembre 2024 alle ore 17 presso il Teatro dei Risorti di Radicondoli ci sarà anche lo spettacolo “L’hai voluta la bicicletta? Pedala! Storie di donne nella Resistenza” di e con Silvia Priscilla Bruni grazie a Arci Belforte. L’attrice racconta le storie pedalando e ogni volta lo spettacolo si arricchisce con aneddoti del territorio con musiche e canzoni dal vivo. Per lo spettacolo teatrale è disponibile il servizio navetta da Belforte a Radicondoli e ritorno in collaborazione con la Pubblica Assistenza. Prenotazione del servizio necessaria al numero whatsapp +39 3283863829.
L’evento del 25 novembre invece prevede dalle 15 alle 19 il Teatro Itinerante che si muoverà all'interno del borgo partendo proprio all'ingresso del centro. Alle 19, conferenza a Palazzo Bizzarrini dove ci saranno ospiti Sergio Giannini, co-fondatore di Liminal® e Presidente di Aspic Toscana, scuola di counseling internazionale, Silvio Ciappi, Criminologo, psicopatologo e scrittore, Enea Cosentino con la squadra le Radiattive. Condurrà l’iniziativa Costanza Mascilli Migliorini, trainer teatrale, counselor professionista, scrittrice, regista e presidente di Liminal®.
Genesi di una morte annunciata, il teatro itinerante per dire no alla violenza sulle donne è una co produzione Liminal School Theatre, scuola di integrazione e formazione di Firenze che si occupa di crescita personale e arte. L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Radicondoli e la direzione artistica di Costanza Mascilli Migliorini. La produzione esecutiva è di Anna Romagnoli, la co-produzione è di Luna Zuliani, grafica e fotografia di Erika Rubino. Fanno parte dello spettacoli gli attori della Liminal School Theatre ovvero Ester Celeste Nardo, Francesco Paolini, Erica Peducci, Francesco Gori, Sandra Valenza, Sara Mattioli, Barbara Andolina, Anna Mennoli, Letizia Rosati, Dagmar Wirtz, Marcello Soggiu, Lorenzo Muro.