Flusso mestruale doloroso: i rimedi e l'importanza di un'attenzione medica immediata

Flusso mestruale doloroso: i rimedi e l'importanza di un'attenzione medica immediata
flusso mestruale doloroso
Tenendo sempre fermo il fatto che, quando si parla di soglia del dolore, ogni donna è a sé, è bene ricordare che sono purtroppo tante quelle che, ogni mese quando arrivano i giorni del flusso, hanno a che fare con dolori di livello invalidante

Tenendo sempre fermo il fatto che, quando si parla di soglia del dolore, ogni donna è a sé, è bene ricordare che sono purtroppo tante quelle che, ogni mese quando arrivano i giorni del flusso, hanno a che fare con dolori di livello invalidante.

Essenziale è intervenire optando per i rimedi giusti. Oltre ai farmaci contro i dolori mestruali - che, se si soffre di dismenorrea, è sempre bene tenere nell'armadietto dei medicinali, considerando anche la possibilità, comodissima, di acquistare online quelli senza obbligo di ricetta su e-commerce come Farmacia CEF - esistono diverse soluzioni naturali, da prendere in considerazione in prima istanza.

Tra i principali spicca l'applicazione di calore localizzato, tramite borsa dell'acqua calda o bagno rilassante. Si tratta di un trucco tanto semplice quanto efficace per rilassare la muscolatura dell'utero.

Da provare, a meno che non siano presenti controindicazioni, sono pure le tisane a base di camomilla e finocchio.

Attenzione, però: i rimedi, naturali o farmacologici che siano, hanno lo scopo di alleviare la sintomatologia a breve termine. Per ottimizzare la gestione del proprio benessere sul lungo, è fondamentale rivolgersi a un medico per approfondire il quadro.

I retaggi dei decenni passati ci hanno portato, sbagliando, a pensare spesso che il dolore durante i giorni del flusso mestruale sia normale. Non è affatto così!

 Essenziale a tal proposito è distinguere tra dismenorrea primaria, che insorge dai 6 ai 12 mesi dal menarca e tende a scemare con l'avanzare dell'età, e dismenorrea secondaria, che permane anche negli anni dell'età adulta.

Quest'ultima condizione può essere spia di patologie come l'endometriosi, condizione ginecologica benigna che si contraddistingue per la presenza di tracce di endometrio, il tessuto che riveste la cavità uterina, fuori dalla stessa.

Soprattutto in virtù del fatto che, dati alla mano, l'endometriosi è fra le condizioni patologiche diagnosticate più tardi - in media, si parla di 7 anni dopo la comparsa dei primi sintomi - è opportuno intervenire il prima possibile, sottoponendosi a una visita ginecologica così da valutare il percorso di trattamento più valido, che può comprendere, in alcuni casi, anche un intervento di rimozione delle aderenze.

Il flusso mestruale doloroso può essere segno della presenza di uno o più fibromi. Anche in questo caso, è opportuno rivolgersi tempestivamente a uno specialista per accertarsi che siano benigni e per valutare, qualora la donna stesse pianificando una gravidanza, se la loro posizione può aumentare il rischio di aborto, con la conseguente necessità di procedere alla rimozione. 

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