La giunta regionale toscana, su proposta dell’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini, ha assegnato le risorse del Ministero della salute destinate alla studio, diagnosi e cura della fibromialgia, sindrome che provoca dolori diffusi ai muscoli e nei tendini.
A disposizione delle Regioni, escluse le province autonome di Trento e Bolzano ci sono 5 milioni di euro: alla Toscana vanno 321.130 euro, che la giunta ha ora assegnato ai sei centri specializzati per la cura e presa in carico dei pazienti individuati il dicembre scorso con un’altra delibera.
I sei centri sono la Medicina interna ad indirizzo reumatologico dell’ospedale San Donato di Arezzo (47.043 euro le risorse assegnate), la reumatologia dell’Azienda ospedaliera universitaria pisana (60 mila euro), dell’ospedale di Carrara (47.043 euro), dell’Azienda ospedaliero universitaria di Careggi (60 mila euro), del Serristori di Figline Valdarno (47.043 euro) e dell’Azienda ospedaliera universitaria senese (60 mila euro).
La Fibromialgia in Italia colpisce circa 1,5-2 milioni di persone, prevalentemente pazienti donne (rapporto donne uomini 9:1). Si tratta di una patologia dalla sintomatologia complessa che richiede un approccio alla cura multidisciplinare con il coinvolgimento di numerosi specialisti, dal reumatologo (che guida l’equipe) allo psicologo.