“Ogni giorno il fallimento dell’ACR Siena 1904 diventa purtroppo sempre più concreto. L’ultimo deferimento da parte del Procuratore federale per ‘non aver versato, entro il termine del 16 febbraio 2023, le ritenute IRPEF relative al periodo novembre 2021, agosto 2022 e alla mensilità ottobre 2021” è l’ennesima prova di quanto la situazione societaria stia progressivamente peggiorando. Se a questo aggiungiamo l’ultimatum dell’assessore allo sport Benini che chiedeva, entro la data odierna, la sottoscrizione del cronoprogramma per i lavori di adeguamento antisismico dello stadio Artemio Franci, è palese quanto il progetto sportivo della Robur stia naufragando miseramente, assediato da debiti e scadenze”. Con queste parole Fabio Pacciani, candidato sindaco del Polo Civico Siena commenta le ultime notizie relative alla società bianconera.
“Ci auguriamo - continua il candidato sindaco del Polo Civico Siena - in primo luogo che la Società paghi tutti i debiti alla scadenza di giugno. È il passaggio obbligato e dovuto per consentire l’iscrizione della Robur al prossimo campionato. La passione della città per i colori bianconeri non merita questo ennesimo schiaffo. E ci auguriamo anche che domani se non venisse rispettato l’ennesimo ultimatum dell’amministrazione comunale, come più volte abbiamo chiesto, sia messa in mora la società e revocata dal Comune la convenzione per lo Stadio. Vedremo, se almeno stavolta, la giunta De Mossi riuscirà a mettere da parte gli interessi elettorali e a prendersi la responsabilità morale di quanto sta accadendo. Il rischio di nuove deroghe e ultimatum da parte del Comune non farebbe altro che generare nuovi debiti che aggraverebbero ancora di più una situazione deficitaria che rischia di ricadere sulla pelle di quanti oggi lavorano per ACR Siena 1904”.
Una società che da nove anni vive in bilico. “La situazione di precarietà in cui versa oggi la Robur è figlia di nove anni in cui si sono succedete proprietà e fallimenti: da Mezzaroma a Ponte passando per Durio fino ad arrivare agli armeni e oggi a Montanari. Nove anni in cui il ruolo del Comune, prima guidato dal centrosinistra con Bruno Valentini sindaco e oggi dal centrodestra con Luigi Sindaco, è stato nella migliore delle ipotesi impalpabile e nella peggiore delle ipotesi poco trasparente. In questi nove anni tutto è cambiato affinchè niente cambiasse. Sono mutati gli scenari politici, si sono alternati sindaci e alleanze politiche ma ci sono personaggi onnipresenti che, senza soluzione di continuità, sono stati protagonisti dei fallimenti della Robur usando una storia secolare per interessi e mire personali”.
“Ancora una volta - sottolinea Pacciani - la città rischia di assistere all’ennesimo fallimento e all’ennesima interruzione di una lunga storia di passione sportiva. Penso ai tifosi che seguono con amore la Robur dentro e fuori casa, macinando chilometri per seguire la squadra in tutta Italia e penso anche a tutti i fornitori, consulenti, professionisti che non sono stati pagati per il loro lavoro. Questo è inaccettabile, così come è inaccettabile il silenzio di chi ha voluto certi personaggi a Siena, a partire dalla giunta De Mossi. Se sarò sindaco l’impegno che mi prendo con tutta la comunità è quello di seguire direttamente l’avvio di un nuovo bando incentrato su criteri di trasparenza e solidità economica, per ricercare imprenditori che abbiano un progetto imprenditoriale e sportivo serio incentrato sulla volontà di investire su una società calcistica a Siena. L’obiettivo è rompere quelle vecchie logiche che hanno caratterizzato fino ad oggi il rapporto poco trasparente tra Comune e Robur e che hanno caratterizzato gli ultimi nove anni”.