Fa tappa all'Università di Siena la declamazione dei canti della Divina Commedia

Fa tappa all'Università di Siena la declamazione dei canti della Divina Commedia
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Venerdì 4 aprile ore 16, alla Biblioteca di via Fieravecchia

Come lo scorso anno, anche nel 2025 il Dipartimento di Filologia e Critica delle Letterature Antiche e Moderne (DFCLAM) dell’Università di Siena anima un’iniziativa di supporto e di preparazione all’appuntamento Cento canti per Siena, organizzato dall’Associazione culturale Culter di Firenze, e sostenuta dal Comune di Siena, con una collaborazione dell’Ateneo senese, che si terrà il 13 aprile a Siena.

Intitolata Dieci canti (e un prologo) per Siena, l’iniziativa del DFCLAM realizza una sorta di ‘tappa prologo’, consistente nella declamazione di dieci canti della Commedia nel suggestivo contesto del giardino della Biblioteca di Area Umanistica (via Fieravecchia 19), che si terrà venerdì 4 aprile alle ore 16. Parteciperanno studenti e professori del Dipartimento, con l’intervento di alcuni ospiti esterni. In caso di maltempo, l’evento si terrà nel contiguo, e non meno suggestivo, chiostro di Palazzo San Galgano, via Roma 47.

La manifestazione sarà introdotta dal professor Simone Giusti, che aprirà poi la recitazione con la lettura del primo e proemiale canto dell’Inferno brevemente presentata dal professorCarlo Caruso.

A seguire, studenti e docenti del dipartimento, fra cui la professoressa Marilena Napolitano, supervisore del tirocinio nei percorsi di formazione insegnanti, eseguiranno i canti 3, 5, 30 e 33 dell’Inferno; 1, 21 e 26 del Purgatorio; 3, 19 e 33 del Paradiso.

Fra gli ospiti esterni spicca quest’anno la presenza di docenti e discenti della Penny Wirton, Scuola gratuita di italiano per migranti, nobile impresa di volontariato fondata da Anna Luce Lenzi e Eraldo Affinati, presso la cui sede di Siena sono attivi tirocini studenteschi dell’Ateneo: interverranno uno dei coordinatori della sede senese, il professor Fabio Celli, e, con il volontario Stefano Vallini, gli allievi Meissa Sauda (Tunisia), Abdoul Rachid Dene (Burkina Faso) e Ndack Mbaye (Senegal).

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