Pamela Fatighenti, Destinazione Terzo Polo: “Sono rimasta molto colpita da alcune parole pronunciate da Massimo Castagnini, il candidato sindaco in sostegno del quale ho scelto di candidarmi con la lista Destinazione Terzo Polo. Nell’ultimo interessante confronto alla Camera di Commercio è stata fatta una domanda relativa al divieto di registrare all’anagrafe i figli delle coppie omogenitoriali imposto ai sindaci dal ministro Piantedosi".
“Castagnini ha risposto per ultimo, dopo gli altri sette candidati. Prima di lui si sono sentite frasi come “prima di tutto i bambini” e inviti alla disobbedienza civile, ma anche “la legge va rispettata”. Il nostro candidato, persona di poche parole ma sempre di grande saggezza, ha detto: “Le leggi vanno rispettate, ma vanno anche interpretate. In questo caso credo che la tutela dei bambini sia al primo posto, per cui indubbiamente dobbiamo operare in tal senso e la trascrizione va assolutamente fatta.”
“Conseguentemente dobbiamo intervenire presso il Governo perché rispetti queste esigenze, perché io non ho alcun diritto di giudicare quelle che sono le aspettative delle persone”. Ammetto di avere avuto un sussulto ascoltando questa frase: “Io non ho alcun diritto di giudicare quelle che sono le aspettative delle persone”. Un sussulto non perché mi sia scandalizzata, anzi. È una risposta così piena di buonsenso, ingrediente purtroppo oggi tanto raro, da far venire i brividi. Mi ha colpito la bellezza e la potenza di questa frase. Mi ha fatto pensare a che cosa significa amministrare in modo veramente laico la cosa pubblica. È la cifra di ciò che Castagnini rappresenta, ovvero il rispetto della dignità e delle scelte individuali delle persone, tutte. Questo senza nulla togliere, anzi direi che semmai le arricchisce, le sue indubbie capacità manageriali e la sua lucidità nell’individuare e nell'affrontare i problemi. Un passaggio che ha dato senso più profondo della mia scelta di correre per Massimo Castagnini”.