Attesa da tempo, lo scorso 10 Luglio 2023 è stata emanata la decisione di adeguatezza della Commissione Europea in riferimento al Data Privacy Framework, il nuovo protocollo per il trasferimento di Dati tra l'UE e gli USA. Un protocollo che poggia sull'ordine esecutivo emanato lo scorso ottobre dal Presidente degli Stati Uniti d'America, Joe Biden, e volto a definire e ad implementare, appunto, un data privacy framework.
Con questa decisione, gli Stati Uniti si confermano come una realtà in grado di provvedere a fornire un livello appropriato di protezione all'Unione Europea e come conseguenza diretta a tale disposizione il trasferimento di dati personali tra UE ed USA torna essere autorizzato, annullando qualsiasi forma di illeggittimità.
In questo modo i dati personali possono, a far data dal 10 luglio 2023, giungere alle organizzazioni statunitensi che trattano i dati personali dei cittadini europei alle quali però, viene comunque richiesto di confermare la loro adesione al nuovo protocollo e di impegnarsi in una serie di obblighi relativi ai dati in termini di protezioni di quest'ultimi, obblighi previsti dal Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR, General Data Protection Regulation) e dal Data Privacy Framework.
Il Data Privacy Framework UE-USA muove e si evolve in realtà dalle cosiddette sentenze “Schrems I” e “Schrems II” della Corte di giustizia dell’Unione Europea che portarono all'annullamento di accordi precedenti, Safe Harbor e Privacy Shield, tra Usa ed Ue in materia di trasferimento oltreoceano dei dati personali dei cittadini europei. Il responso gettava dubbi sulla garanzia di un'adeguata tutela dei dati dei cittadini comunitari.
Cosa rappresenta questo accordo per i cittadini dell'UE?
Con la stipula di questo accordo ai cittadini dell'UE i cui dati fluiscono a organizzazioni statunitensi certificate vengono concessi diversi diritti, fra cui:
- Accesso ai propri dati;
- richieste relative a correzioni;
- cancellazione di dati inaccurati;
- l'accesso a soluzioni di ricordo attraverso un meccanismo indipendente e gratuito per risolvere dispute e istituzione di un collegio arbitrale.
Questo scenario rappresenta una svolta per la protezione dei dati oltreoceano. Il DPF UE-USA sarà costantemente sottoposto a controlli periodici per garantirne l'adeguatezza. Si pensi che il primo riesame è previsto già per il prossimo anno.
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