Colle, il Parco Fluviale dell'Elsa di nuovo vittima di atti vandalici

Colle, il Parco Fluviale dell'Elsa di nuovo vittima di atti vandalici
sentierelsa
Rifiuti abbandonati, disegni su pietre, incisioni su alberi e aree adibite all’accensione di fuochi: è questo lo scenario in cui riversa l’area

Il Parco fluviale dell’Elsa di nuovo preda di atti vandalici. Rifiuti abbandonati, disegni su pietre, incisioni su alberi ed anche fuochi accesi in alcune aree: è questo lo scenario in cui riversa ora l’area dopo un'estate di turismo ‘selvaggio’.

Considerato uno dei percorsi più belli della Toscana, il Sentierelsa che costeggia il fiume da cui prende il nome è un’oasi che richiama ogni estate turisti e cittadini per godersi il fragore dell’acqua turchese e la natura che avvolge il parco. Tuttavia, sempre più spesso arrivano segnalazioni che denunciano danneggiamenti di svariato tipo. Ciò che si accusa è l’assenza di un controllo permanente che vigli sulla zona spesso vittima, appunto, di atti vandalici.

Un tema caldo per la cittadina valdelsana. Il parco naturale rappresenta una grande opportunità per Colle di Val d'Elsa ma l'incuria in cui riversa ha sollecitato ipotesi che hanno fatto discutere, come ad esempio mettere a pagamento il SentierElsa. Una soluzione per molti frequentatori dell'area che equivarrebbe a pulizia e controllo della zona ma per altri, significherebbe mettere a rischio il più grande risultato ottenuto sul fronte del turismo a Colle, ovvero il passaggio della Francigena, tema su cui si è battuto l'assessore alla cultura e al turismo Cristiano Bianchi. 

Un altro tema su cui si dibatte è quello dei posti auto. La zona di San Marziale dal quale si accede all'area del parco è stata spesso oggetto di discussione per quanto riguarda i parcheggi. Di recente sono state istituite due aree residenziali di San Marziale e di Querciolaia - via Scarlini, per consentire la sosta ai soli residenti e alle attività produttive, che potranno anche sostare senza ticket nelle aree a pagamento di pertinenza. Una soluzione per evitare la presa d’assalto da parte dei turisti a danno dei residenti. 

Soluzioni che però, come si evince dalle foto, pare non abbiano ancora avuto un impatto significativo sul benessere della natura. 

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