Casole d'Elsa, nasce il Comitato ''Il Posto Giusto'' per il riposizionamento di un'antenna a Pievescola

Casole d'Elsa, nasce il Comitato ''Il Posto Giusto'' per il riposizionamento di un'antenna a Pievescola
antenna di pievescola
Il nuovo comitato cittadino chiede il riposizionamento dell'antenna di telecomunicazioni alta 34,5 metri prevista vicino al cimitero di Pievescola, proponendo una soluzione alternativa meno impattante

Casole d’Elsa, nasce il Comitato "Il Posto Giusto": petizione per il riposizionamento dell’antenna di Pievescola.

Un gruppo di cittadini di Casole d’Elsa ha ufficialmente dato vita al Comitato "Il Posto Giusto" con l’obiettivo di avviare un dialogo costruttivo con l’Amministrazione Comunale su tematiche legate alla salute, alla qualità della vita, all’ambiente e all’assetto urbanistico del territorio. Il comitato, apartitico e senza scopo di lucro, ha lanciato la sua prima iniziativa con una petizione che ha già raccolto circa 450 firme, di cui 395 sono state trasmesse al Sindaco Andrea Pieragnoli.

La petizione riguarda il progetto approvato dal Consiglio Comunale il 3 febbraio 2025 per la realizzazione di un’antenna per telecomunicazioni alta 34,5 metri, che sorgerà a soli 20 metri dall’area cimiteriale di Pievescola e a 135 metri dalle abitazioni più vicine. L’impianto, previsto dalla Società Infrastrutture Wireless Italiane S.p.A. (INWIT) in collaborazione con FiberCop S.p.A., è stato reso pubblico sul sito web del Comune dal 4 al 14 febbraio 2025.

Una richiesta di riposizionamento

I promotori della petizione sottolineano di non essere contrari alla telefonia mobile e alle infrastrutture necessarie alla sua diffusione, riconoscendone l’importanza sotto il profilo sociale, economico e di sicurezza. Tuttavia, chiedono di riconsiderare la posizione dell’antenna, attualmente priva di mitigazioni ambientali e soggetta a diversi vincoli paesaggistici.

Nella loro lettera al Sindaco, i firmatari propongono lo spostamento dell’impianto nella zona del depuratore comunale, in prossimità dell’area industriale dei 2 Ponti. Quest’ultima, già destinata a infrastrutture produttive, è caratterizzata dalla presenza di numerosi tralicci di media e alta tensione e risulterebbe quindi meno impattante dal punto di vista paesaggistico rispetto alla zona attuale, preservando così il valore degli immobili residenziali e delle attività economiche legate all’ambiente e al turismo.

Tutela del territorio e principio di precauzione

Tra le motivazioni della richiesta, il Comitato evidenzia la necessità di tutelare il Borgo della Suvera, dove si trova una storica villa rinascimentale un tempo appartenuta a Papa Giulio II e, più recentemente, a Luchino Visconti. La presenza dell’antenna potrebbe danneggiare l’attrattività turistica del territorio, che fa del paesaggio uno dei suoi punti di forza.

I cittadini firmatari si appellano quindi al Sindaco Andrea Pieragnoli, in qualità di Primo Responsabile della Protezione Civile del territorio, affinché venga applicato il principio di precauzione e si valuti una soluzione alternativa che rispetti l’equilibrio tra sviluppo tecnologico e tutela dell’ambiente.

In foto un rendering del paesaggio con la nuova antenna

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