Casole d'Elsa, nasce a Lucciana il Comitato per dire no al parco fotovoltaico di Cavallano

Casole d'Elsa, nasce a Lucciana il Comitato per dire no al parco fotovoltaico di Cavallano
no al parco fotovoltaico
All'incontro hanno preso parte il sindaco di Casole d’Elsa e tutta la giunta comunale, insieme a rappresentanti delle forze politiche di maggioranza e opposizione, uniti nell’obiettivo di proteggere il territorio

Si è costituito lunedì 28 ottobre a Lucciana, durante una partecipata assemblea, il Comitato cittadino per la tutela del Piano di Casole, nato spontaneamente per opporsi alla realizzazione del parco fotovoltaico, previsto attaccato al cartello stradale che segnala il centro abitato di Cavallano. All’incontro hanno preso parte il sindaco di Casole d’Elsa e tutta la giunta comunale, insieme a rappresentanti delle forze politiche di maggioranza e opposizione, uniti nell’obiettivo di proteggere il territorio.

Il Comitato, composto da residenti e cittadini attenti alla salvaguardia del paesaggio e del benessere della comunità, ha delineato tre obiettivi principali: evitare, se possibile, la costruzione dell’impianto fotovoltaico; mitigare l’impatto ambientale qualora il progetto venisse comunque realizzato; e definire con urgenza un piano delle aree idonee e non idonee a ospitare progetti simili, garantendo così una pianificazione più oculata e rispettosa del territorio.

Secondo il Comitato, il nuovo impianto fotovoltaico rappresenta un problema per vari aspetti, primo fra tutti il turismo. La strada di Bacciolina, che fa parte della Rete Escursionistica Toscana, verrebbe infatti compromessa dalla presenza del parco, danneggiando la fruibilità dell’area e incidendo negativamente sul progetto “Terre degli Etruschi”, un itinerario simbolico pensato come punto di riferimento per i turisti a piedi. L’area del Piano di Casole è riconosciuta per il suo valore paesaggistico e culturale, elementi che verrebbero irrimediabilmente alterati dall’impatto visivo dell’impianto.

Ulteriore motivo di preoccupazione è il rischio per la fauna locale. La recinzione metallica che circoscriverebbe il parco bloccherebbe il naturale passaggio degli animali selvatici, costringendoli a muoversi attraverso incroci stradali e aumentando così i pericoli legati al traffico e alla sicurezza.

Il Comitato invita tutti coloro che condividono questa visione a unirsi nella battaglia per la tutela del Piano di Casole. Chi desidera aderire può scrivere una mail all’indirizzo [email protected]. Nel frattempo è prevista una nuova riunione nei prossimi giorni. Gli aggiornamenti saranno comunicati tramite i canali social della lista civica Noi Ci Siamo, presenti su Facebook e Instagram, per permettere alla comunità di seguire gli sviluppi della situazione e partecipare attivamente.

Foto di archivio

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