Al Quirinale, è stata inaugurata, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la mostra "Gli Dei ritornano. I bronzi di San Casciano". La mostra, visitabile fino al 29 Ottobre, presenta per la prima volta al pubblico le scoperte straordinarie effettuate nel 2022 nel santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni (Si).
Ad inaugurare l’esposizione insieme a Mattarella e al Ministro della Cultura Sangiuliano, anche il presidente della Regione Eugenio Giani e la sindaca di San Casciano Agnese Carletti.
“E’ un’emozione straordinaria vedere esposti per la prima volta al pubblico in una sede così prestigiosa questi ritrovamenti che costituiscono una delle più sensazionali scoperte archeologiche recenti - ha detto il presidente Giani - questi bronzi parlano della Toscana e dei toscani e ci rivelano tratti inediti della nostra storia e della nostra cultura. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per rendere possibile questa scoperta: gli archeologi, gli studiosi e la sindaca di San Casciano Agnese Carletti. Oggi la mostra al Quirinale costituisce un esordio importante, ma ci prepariamo anche al ritorno dei preziosi bronzi nella loro sede naturale a San Casciano dei Bagni, dove nei giorni scorsi ho accolto con soddisfazione la notizia dell’acquisto del museo che li ospiterà da parte del Ministero della cultura. La Regione metterà il massimo impegno per la valorizzazione di questo ‘tesoro’ dell’identità toscana e della Toscana diffusa”.
La mostra si snoda come un viaggio attraverso i secoli all’interno del paesaggio delle acque calde del territorio dell’antica città-stato etrusca di Chiusi. A partire dall’età del bronzo fino all’età imperiale, la grande tradizione di produzioni in bronzo di quest’area dell’Etruria è presentata come una spirale del tempo e dello spazio: come l’acqua calda delle sorgenti termali si fa vortice e diviene travertino, così il visitatore scopre come le offerte in bronzo incontrino l’acqua non solo a San Casciano ma in una moltitudine di luoghi sacri del territorio.
Oltre venti statue e statuette, e migliaia di monete in bronzo e ex-voto anatomici raccontano una storia di devozione, di culti e riti ospitati in luoghi sacri dove l’acqua termale era usata anche a fini terapeutici. L’eccezionale stato di conservazione delle statue all’interno dell’acqua calda ha permesso anche di tramandare lunghe iscrizioni in etrusco e latino che raccontano delle genti che frequentavano il luogo sacro, delle divinità invocate e della compresenza di Etruschi e Romani attorno all’acqua calda.