“Sposo in pieno la richiesta avanzata, dalla Cisl di Siena, a chi sarà il nuovo sindaco di un dialogo costante con l’amministrazione. Il ruolo dei sindacati è importantissimo nell’azione di governo, così come è importante condividere gli obiettivi”.
E’ la riflessione del candidato sindaco di Siena in Azione Roberto Bozzi dopo l’incontro-confronto pubblico con i candidati sindaco, organizzato dalla segreteria provinciale del sindacato, che si è svolto ieri.
“Sono stati molti e significativi i temi toccati, ma due sembrano quelli che il segretario provinciale Riccardo Pucci ha voluto evidenziare: la situazione dei 50 lavoratori di Paycare e la sanità. Occupazione, sviluppo del territorio e sistema sanitario sono punti cardine del mio programma per Siena.
Su Paycare bisogna ringraziare il sindacato per i due accordi fatti, ma che ad ora non sono stati sufficienti per dare prospettive a questi lavoratori. Fondamentale, secondo me, sarà l'apertura di un tavolo permanente, il cui capofila deve essere il comune, assieme alle associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali. Tavolo che, nella mia idea, dovrà affrontare tutte le questioni legate allo sviluppo economico e sociale del nostro territorio, e che all’occorrenza potrà diventare, come in questo caso, un tavolo di crisi con i soggetti interessati. Bisognerà interloquire con il Ministero affinchè Comdata, titolare di tante commesse in tutta Italia, possa attivarsi lei per prima per dare un futuro ai lavoratori. In alternativa trovare altri imprenditori che possano rilevare l'azienda, oppure coinvolgere tutte le aziende del territorio che possano riassorbire i dipendenti in uscita da Paycare, trovando soluzioni personalizzate, con percorsi formativi individuali.
Certamente Montanari non può essere la soluzione, visto ciò che sta facendo con il Siena calcio e come si è comportato nei confronti dei sindacati, proprio riguardo a Paycare. Non sarà la sola vertenza nella nostra città da seguire, ma il sindaco dovrà essere sempre il primo interlocutore istituzionale, anche con altre aziende di cui si sentono gli scricchiolii, vedi la questione Whirpool.
Il secondo tema è quello della sanità senese. Il sindaco ha potere sulla sanità, è il presidente della conferenza dei sindaci per cui la programmazione della azienda Usl passa da lì. L’amministrazione uscente anche in questo caso è stata praticamente assente. La questione dell’ospedale delle Scotte poi non può essere lasciata in mano solo alla Regione e all'Università, anche il comune deve fare la propria parte. E’ evidente il calo di qualità sanitaria in tanti reparti e sono sotto gli occhi di tutti i tanti medici che scelgono altre destinazioni. Questo trend deve essere invertito se vogliamo riqualificare il nostro ospedale per l'alta specializzazione. Deve diventare attraente per medici ed infermieri, non può essere dietro a nosocomi come Arezzo, Grosseto, Empoli, come dicono le classifiche di qualità che vengono fatte da organismi indipendenti. Incentivare il taglio delle liste di attesa, trovare soluzioni per il Pronto Soccorso devono essere gli impegni del prossimo sindaco. Tanti investimenti sono previsti per le opere murarie, ma bisogna capire bene anche quali altri sono da fare per migliorare la qualità della sanità senese. Così come le case di comunità, che ad oggi sono solo delle idee progettuali generiche, ma devono diventare progetti concreti per migliorare la salute dei cittadini senesi”.