Banca Monte dei Paschi di Siena, in concomitanza con l’approvazione dei risultati consolidati preliminari al 31 Dicembre 2023, annuncia nuove nomine ai vertici di alcune funzioni chiave con la valorizzazione del patrimonio di risorse interne, mediante politiche mirate di sviluppo dei propri talenti. La Banca punta così ad accelerare il proprio percorso di crescita, essere sempre più efficace nel soddisfare le esigenze dei clienti e promuovere la diffusione di una forte cultura aziendale orientata alla creazione di valore nel lungo termine.
Oltre alla nomina a Vice Direttore Generale di Maurizio Bai, già Chief Commercial Officer Imprese e Private, è stata posta in essere la riorganizzazione dell’area Risorse Umane, affidando a Fiorella Ferri l’incarico di Chief Human Capital Officer. Con una lunga esperienza all’interno della Banca nel people management prima del più recente ruolo di Chief Safety Officer, Ferri guiderà un team che comprende tre manager di nuova nomina: Barbara De Palma, Responsabile Selezione e Sviluppo Risorse Umane e Diversity & Inclusion, Barbara Bittoni, Responsabile della Gestione delle Risorse di Direzione Generale, e Chiara Gabellieri, Responsabile della Gestione delle Risorse di Rete.
Ai cambiamenti in ambito HR, segue la nomina a Chief Operating Officer di Alessandro Giacometti, attuale Responsabile Information Technology, con forti competenze nella gestione di programmi di trasformazione, oltre che in ambito tecnologico - con particolare riferimento all’innovazione digitale - e organizzativo. Vittorio Calvanico, che in precedenza ricopriva quella posizione, assume il ruolo di Chief Safety Officer. L’incarico di Responsabile Information Technology viene contestualmente affidato a Maria Grazia Silvestro, che ha dimostrato nel percorso professionale la capacità di realizzare l’evoluzione del sistema informativo a supporto del business. Responsabile Operations viene nominata Chiara Cifoni, che ha maturato un’esperienza trasversale in diverse aree della Banca.
Il nuovo assetto organizzativo rappresenta anche un’importante testimonianza delle politiche di valorizzazione della diversità e dell’inclusione delle risorse, confermate dal recente ottenimento della “Certificazione della Parità di Genere” e in linea con un modello di sviluppo sostenibile delineato dal Piano Industriale 2022-2026.