Area Civica, navette a Siena: ''Il progetto pilota rischia di mettere in pericolo la stagione turistica''

Area Civica, navette a Siena: ''Il progetto pilota rischia di mettere in pericolo la stagione turistica''
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L'Associazione esprime perplessità relativamente al progetto pilota che dovrebbe ridurre la frequenza dei bus turistici in città

La nuova normativa sulla sosta turistica a Siena rischia di creare un danno irreparabile a tutto il settore turistico. Ancora una volta il Comune di Siena dimostra di non avere progettazione e soprattutto una visione poco chiara del turismo nella nostra città”. Con queste parole l’Associazione Area Civica interviene in merito alla nuova sperimentazione delle navette turistiche a Siena.

Il progetto creato dal Comune e Sigerico – spiega l’Associazione - ci lascia perplessi, perché non affronta in modo coerente e generale il problema della mobilità cittadina, ma addirittura rischia di peggiorare la situazione. In questi giorni siamo venuti a conoscenza di diverse lamentele da parte delle società di trasporto nazionali, le quali hanno confermato la rimozione della ‘meta Siena’ tra le tappe programmate per la stagione 2025, semplicemente perché l’attuale normativa creata dal Comune è impraticabile per un certo tipo di turismo che raggiunge la nostra città. Un fatto che lascia perplessi non solo noi, ma anche le guide turistiche, che forse più di tutti hanno la reale percezione della situazione e che non sono state coinvolte minimamente nel progetto, se non quando ormai era già stato deciso tutto”.

“Non capiamo - continua Area Civica - quali siano le reali motivazioni dell’Amministrazione nei confronti dei turisti a Siena, forse disincentivare il loro arrivo nel centro storico e quindi diminuire il flusso turistico a Siena, cosa assai bizzarra dal momento che questo settore costituisce una grande fetta del mercato senese. Senza tenere conto di un altro problema: questo progetto, così come è, non risolve alcun problema relativo alla sosta, dal momento che le navette pensate per il trasporto, sono tali e quali ai bus turistici che attraccano nella zona di San Prospero. Non solo, così facendo costringiamo i turisti a sostare nel parcheggio di Pescaia in attesa che la navetta abbia completato la capienza massima, con il risultato di dover aspettare diversi minuti sotto il sole in assenza di servizi igienici. Le sorprese, però rischiano di non finire qua: se il progetto pilota non vira verso un’altra direzione, rischiamo di ritrovarci in una città invasa da piccoli van privati, organizzati dalle stesse società, dove per i quali non esiste alcun tipo di vincolo per la sosta nel centro storico. Questi mezzi, infatti, oltre a non avere vincoli di sosta, non sono soggetti al pagamento del checkpoint, risorsa economica che consente ai cittadini di abbattere i costi delle soste nei parcheggi. Con l’eliminazione dei bus in città si rischia un rialzo delle tariffe, che sarebbe il più classico degli autogol”.

foto archivio 

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