L’Associazione per la Tutela e la Valorizzazione dell’Aglione della Valdichiana e l’Associazione dei Produttori e dei Trasformatori dell’Aglione della Valdichiana si sono riunite presso l’aula magna dell’istituto Agrario A. Vegni ‘Capezzine’ di Cortona per approvare il disciplinare da allegare al dossier che verrà presentato per l’acquisizione della DOP. La giornata si è aperta con l’intervento del presidente dell’Associazione per la Tutela e la Valorizzazione dell’Aglione della Valdichiana Ivano Capacci che ha ripercorso le tappe fondamentali in sei anni di vita dell’associazione che attualmente conta ben circa 70 produttori di aglione.
All’assemblea erano presenti i rappresentati dei Comuni, senesi, aretini e umbri, i produttori e i trasformatori di aglione, il direttore della Coldiretti Raffaello Betti, la Presidente della Comunità del Cibo Ginetta Menchetti, il Vicepresidente del Consiglio della Regione Toscana Marco Casucci, Fabio Frappi dell’Ortofrutticola Castiglionese, Francesco Barbagli di BIODEA e Ilio Pasqui presidente TCA (Toscana Certificazione Agroalimentare) Firenze che effettuerà le verifiche sul campo per il rilascio della certificazione. La parte tecnica si è concentrata sulla presentazione del disciplinare elaborato dalla dottoressa agronomo Enrica Berna, con il contributo storico del dottor Filippo Masina, storico e universitario, che ha incontrato i giudizi positivi dei produttori di aglione fino all’approvazione dell’unanime da parte dell’assemblea.
Pietro Rampi, presidente dell’Associazione dei Produttori e Trasformatori dell’Aglione della Valdichiana, soddisfatto del traguardo raggiunto, ha spiegato l’esigenza di avere un certificato per un prodotto che non è solo da tutelare ma anche da preservare: “L’Aglione della Valdichiana è un prodotto sempre più apprezzato e richiesto. Da qui la necessità di tutelarlo in maniera più decisa attraverso la DOP e oggi finalmente ci siamo, con questa assemblea abbiamo approvato all’unanimità il disciplinare che verrà allegato al dossier che presenteremo per l’acquisizione della DOP. L’aglione ha delle caratteristiche organolettiche dovute al territorio di coltivazione e quindi è un prodotto che deve essere preservato insieme ai sui coltivatori, perché chi acquista il prodotto deve sapere da dove viene e come è stato coltivato attraverso una certificazione”.
Adesso per l’Aglione della Valdichiana si presenta una nuova fase quella che lo accompagnerà verso la certificazione e il riconoscimento della DOP, prodotto di origine protetta.
Foto: www.aglione.it