Approvata una mozione sull'armamento della Polizia Municipale

Approvata una mozione sull'armamento della Polizia Municipale
Polizia Municipale
Il testo dell’atto impegna il Sindaco e la Giunta a 'modificare il Regolamento del Corpo di Polizia Municipale, prevedendo la possibilità di dotare gli agenti di armamenti leggeri'

Il Consiglio Comunale, giovedì 7 novembre, ha approvato una mozione presentata dai consiglieri Leonardo Pucci, Silvia Armini e Michele Cortonesi del gruppo Le Biccherne in merito all’armamento del Corpo di Polizia Municipale. Il documento ha ricevuto diciotto voti favorevoli, cinque voti contrari dei ventitré consiglieri presenti.

La mozione è stato emendata da un documento presentato dal gruppo Fratelli d’Italia (con le firme di Bernardo Maggiorelli, Francesca Borghi, Pierluigi De Angelis, Sarah Campani, Maria Antonietta Campolo, Enzo De Risi, Emanuela Anichini, Alessia Pannone), che è stato approvato con diciotto voti favorevoli e cinque voti contrari dei ventitré consiglieri presenti.

Il testo dell’atto impegna il Sindaco e la Giunta a “modificare il Regolamento del Corpo di Polizia Municipale, prevedendo la possibilità di dotare gli agenti di armamenti leggeri, riformulando, quindi, il testo dell’articolo 52 del citato Regolamento, nel rispetto delle normative nazionali vigenti”. Il documento impegna inoltre a “elaborare e approvare un regolamento ad hoc ‘Regolamento comunale per l’armamento di Polizia Locale’ che recepisca la normativa vigente in materia”.

Con la mozione si chiede inoltre di “introdurre una specifica disposizione che escluda I'uso delle armi nei giorni del Palio in piazza del Campo e nelle adiacenze, come già previsto per altri strumenti tattici di difesa in dotazione al Corpo, riconoscendo la necessita di mantenere quello che è sempre stato il ruolo della Polizia Municipale, nel rispetto della tradizione della festa della città”, oltre che di “valutare, in fase di reclutamento del personale per il Corpo di Polizia Municipale, il grado di attitudine al maneggio di armi, così da identificare candidati potenzialmente più idonei per gli specifici servizi di sicurezza”. La mozione, inoltre, impegna a “introdurre disposizioni chiare per I'esercizio dell'obiezione di coscienza, consentendo agli operatori che scelgono di non portare armi di svolgere altre mansioni, nel rispetto della normativa vigente e della tutela dei diritti individuali, evitando discriminazioni e garantendo la piena funzionalità del Corpo di Polizia”. Si legge inoltre l’impegno a “promuovere iniziative di formazione continua per il personale di Polizia Municipale, al fine di garantire che l’uso degli armamenti sia sempre svolto in modo responsabile, proporzionato e nel rispetto delle normative di sicurezza” e “prevedere forme di supporto psicologico a disposizione del Corpo di Polizia Municipale, come già avviene per altre forze dell’ordine armate, allo scopo di rafforzare la capacità degli agenti di affrontare situazioni di emergenza e rischio per l’ordine pubblico”.

Nelle premesse del documento si sottolinea che “è necessario, da un lato, non rimanere indifferenti di fronte a uomini e donne che fuggono da situazioni di conflitto e disagio estremo; dall’altro, parimenti, far sì che i nostri concittadini non rinuncino alla loro percezione di sicurezza e non siano costretti a cambiare radicalmente le loro abitudini, perché questo minerebbe la coesione sociale e la fiducia reciproca che è sempre stata presente e che ha da sempre caratterizzato il tessuto della nostra comunità. In questo contesto, si rende ancor più necessario riorganizzare il Corpo della Polizia Municipale, dotandolo di strumenti adeguati a rispondere alle nuove esigenze, e permettergli di garantire che la città rimanga un luogo sicuro e accogliente”.

Le premesse evidenziano anche che “molti capoluoghi di provincia della Toscana hanno già dotato la loro Polizia Municipale di armamento, riconoscendo l'importanza di un presidio di sicurezza efficace e pronto a rispondere alle esigenze del territorio, e che, pertanto, il nostro Comune si trova in una posizione di svantaggio in termini di sicurezza e capacita di intervento rispetto ad altre realtà territoriali”, che “negli ultimi anni si è assistito ad un aumento di episodi di criminalità e microcriminalità anche nelle aree urbane più piccole, non rimanendo esclusa la città di Siena” e che “la dotazione di armamenti per il Corpo di Polizia Municipale, opportunamente regolamentata e limitata a specifiche circostanze e contesti operativi, potrebbe contribuire a migliorare la capacità di intervento e di risposta degli agenti di fronte a situazioni di pericolo imminente, tutelando non solo la sicurezza dei cittadini ma anche quella degli operatori di polizia stessa”.

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