Al Piccolomini di Siena va in scena la giornata del Pi Greco

Al Piccolomini di Siena va in scena la giornata del Pi Greco
liceo piccolomini
Sono state proposte ad alcune classi delle sezioni Liceo Musicale e Liceo delle Scienze Umane attività culinarie creative ispirate al “Giorno del Pi Greco”

È aria di festa oggi per la costante matematica più famosa nel mondo. E proprio in occasione della festa della matematica (o Pi Day) le docenti referenti del Progetto Inclusione “Il laboratorio di cucina” dell’Istituto Piccolomini di Siena hanno proposto ad alcune classi delle sezioni Liceo Musicale e Liceo delle Scienze Umane attività culinarie creative ispirate al “Giorno del Pi Greco”.

Già perché “fare matematica” è prima di tutto una questione di creatività. Di fantasia e di immaginazione. Di capacità di vedere, di rappresentare e di comunicare. I dolci sfornati sono stati una maniera di celebrare la matematica giocosa e diversa dalla dinamica quotidiana dell’aula. Novità e coinvolgimento: due ingredienti importanti di una festa. Secondo la Prof.ssa Stefania Giosa, referente dell’Inclusione dell’Istituto Piccolomini, «il cibo unisce, attira ed è qualcosa che riguarda la vita di tutti i giorni. Le attività culinarie fanno tanto presa sui ragazzi perché danno loro modo di sperimentare, generano entusiasmo e condivisione».

La Prof.ssa Cristiana Sensini, docente dell’Istituto, sottolinea che «i laboratori di cucina, che da quest’anno si tengono presso le cucine della società della Tartuca, sono un modo di fare scuola che crea tra gli studenti un clima di solidarietà e di collaborazione. Si tratta di uno strumento che, mettendo in gioco diverse potenzialità, permette di lavorare, attraverso la socializzazione, sul tema dell’inclusione per tutti». Insomma raccontare il famosissimo numero irrazionale in forma dolce e creativa è stata una delle tante attività culinarie svolte durante l’anno scolastico presso la Contrada della Tartuca sotto la guida amorevole dei sig.ri Giancarlo Vaselli, Franco Vaselli e Mary Fanfani Vaselli. Perché il cibo racconta una storia che rimane nel ricordo e nel tempo. Come quella che lega da sempre il Piccolomini alla Tartuca.

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