“Senza mettere un freno reale al dilagare degli affitti turistici brevi, a Siena caleranno progressivamente i residenti e l’equità fiscale”. Così Andrea Ginestrini, Presidente provinciale Assohotel Confesercenti valuta la prospettiva delineata dal Disegno di legge sul settore annunciato nei giorni scorsi dal Ministro del Turismo Santanché. “Le misure fin qui annunciate sembrano decisamente scarse in rapporto alla portata che il fenomeno ha già raggiunto anche in una città come Siena. Basta camminare per le strade del centro storico per accorgersi quante delle presenze turistiche prendano alloggio in appartamenti privati. Stimiamo che in dieci anni si sia aggiunto un numero di posti letto pari a circa 40 alberghi di medie dimensioni. Non è difficile immaginare come questo renda ulteriormente difficile cercare casa a Siena, per gli studenti fuorisede come per i giovani senesi o i lavoratori, e quanto questo sbilanci la concorrenza tra imprenditori turistici puri e fittizi, a vantaggio di questi ultimi”.
Uno stato di cose che si rivale negativamente anche per le casse dello Stato, e quindi per la spesa destinata ai bisogni di tutti: con il meccanismo della cedolare secca, sin qui applicato alle locazioni turistiche, l’Erario ha incassato l’anno scorso 80 milioni di euro, a fronte di un potenziale da un miliardo. “In cinque anni i residenti nel centro storico di Roma sono calati del 35 per cento – fa notare Ginestrini – davvero vogliamo illuderci che Siena resterà immune a questa desertificazione?”.
Il caro-affitti e le conseguenze sui centri abitati erano stati inseriti da Confesercenti e Confcommercio Siena nel documento congiunto rivolto il 28 marzo scorso ai candidati Sindaco del Comune capoluogo: “Se fino a poco tempo fa assistevamo per lo più a singoli che affittavano stanze per brevi periodi, adesso siamo di fronte a vere e proprie organizzazioni imprenditoriali che gestiscono residenze a scopo turistico con fiscalità agevolate. – si legge nel documento - Sono attività senza controllo o obblighi di legge da rispettare che rappresentano una vera e propria concorrenza sleale nei confronti delle realtà ricettive cittadine che operano invece secondo precisi standard di sicurezza e qualità”. Oggi Andrea Ginestrini chiede “che nuovo Sindaco e Consiglio comunale si facciano carico di affrontare in tempi brevi questo tema, nella consapevolezza dei rischi che non gestirlo comporterebbe per un contesto prezioso quanto delicato come il nostro”.