Nel 1698, nei terreni di Turchiano tra Abbadia Isola e il castello di Monteriggioni, venne scoperta la Tomba dell’Alfabeto. Da allora è noto a tutti che la piana del Casone ospita una delle necropoli più vaste del Volterrano. Eppure l’immagine del castello ha oscurato tutto questo: non sono bastate quasi 300 tombe scavate, non sono serviti gli studi di Ranuccio Bianchi Bandinelli. Neppure la scoperta della Tomba dei Calisna Sepu è stata in grado di far conoscere questa realtà.
Chi percorrere la Siena-Firenze non sa che sta attraversando una necropoli che ha fatto scorrere fiumi di inchiostro. Non sa che parte dei materiali che ammira a Berlino o che vede distrattamente tra le centinaia di reperti etruschi del Museo Nazionale di Firenze erano nascosti sotto l’argilla della piana del Casone. E che, in parte, sono oggi esposti nel MAM – Museo Archeologico di Monteriggioni (da pochi giorni acclamato Museo di rilevanza regionale dalla Regione Toscana!).
Da qualche giorno i pellegrini della Francigena vedono nel mezzo al campo a lato della strada una rete verde, quasi mimetizzata tra l’erba. Non è un miraggio prodotto dal caldo che, mescolato all’umidità, produce un effetto straniante: sono i ricercatori che stanno conducendo lo scavo nell’ambito di un accordo tra Comune di Monteriggioni, Università degli Studi dell’Aquila e Soprintendenza ABAP Siena, Grosseto e Arezzo.
Per la prima volta martedì 23 luglio non solo sarà possibile ascoltare dalle parole dei protagonisti gli ultimi aggiornamenti sulle ricerche, ma in via del tutto eccezionale sarà possibile visitare gli scavi in notturna, ripercorrendo la strada battuta dai pellegrini per arrivare al suolo che fu scavato dagli Etruschi per costruire le loro ultime dimore.
E la luna promette di essere particolarmente luminosa.
L'appuntamento è pertanto al MaM, nel chiostro di Abbadia Isola, martedì 23 luglio, alle 21,00, in una serata evento (inserita nell’iniziativa regionale “Le Notti dell’Archeologia”) con aggiornamenti sulle ricerche archeologiche in corso sul territorio oltre che interessanti e inedite sorprese.
Al termine della narrazione il pubblico sarà guidato, in notturna, a visitare il vicino cantiere di scavo sotto la guida del professor Matteo Milletti dell’Università di L’Aquila che dirige gli archeologi qui impegnati sino al 10 agosto.
Imperdibile.
L’ingresso è gratuito ma si richiede la prenotazione. Info e prenotazioni: 0577 304834; [email protected]